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Too Old to Die Young, la recensione della serie di Nicolas Winding Refn vista a Cannes

Il regista danese presenta sulla Croisette il quarto e il quinto episodio della serie Amazon in arrivo a giugno

19.05.2019 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato a Cannes
Un gioco sessuale con il protagonista che striscia a quattro zampe verso la sua amante. E poco dopo lo stesso uomo che va a bussare a casa del suo bersaglio (un cinquantenne che se ne sta in mutande a letto): quando quello gli apre la porta si becca subito una pallottola in mezzo alla fronte. Eros e thanatos non si fanno certamente attendere nei due episodi di Too Old to Die Young (il quarto e il quinto) che il regista Nicolas Winding Refn ha presentato a Cannes. 

Prepararsi a Too Old to Die Young: un ripasso del cinema di Nicolas Winding Refn su Amazon
 
A nord di Hollywood e a ovest dell’inferno” -  questo è il sottotitolo della serie diretta da Refn assoldato da Amazon per concentrare il suo talento e il suo ego all’interno della narrazione seriale. Un’operazione interessante sebbene l’ego del regista prevalga di gran lunga sulla creatività. La stessa creatività che però affascina lo spettatore e lo colpisce più volte con rush di superviolenza. E che soprattutto richiede il massimo della pazienza di chi sta a guardare. 

 
Too Old to Die Young è ambientata nel mondo sotterraneo di Los Angeles, pieno di segreti come la Bangkok di Solo Dio perdona e in grado di trasformarsi nell’inferno della Hell A di The Neon Demon. Ancora una volta Refn fa il pieno di luci al neon e colori iper-accesi, così tanto che a tratti si ha la percezione della finzione dei suoi set. Il rischio è quello di essere sbalzati fuori dalla scena.
Il poliziotto interpretato da Miles Teller è un vigilante in cerca di sangue. Per questo si mette al servizio di alcuni criminali che lo arruolano come cacciatore di taglie sulle teste di chi ha sgarrato. Quando scopre che un incarico è quello di uccidere un uomo che ha un debito di ottomila dollari, il protagonista rifiuta. A lui interessa il sangue dei corrotti e degli spietati, persone che a suo giudizio non meriterebbero di camminare sulla Terra. Il trentaduenne Teller (lo abbiamo visto in Whiplash, lo ritroveremo l’anno prossimo in Top Gun 2)  si impegna per riuscire a farsi accogliere nella famiglia di antieroi silenziosi creata da Refn.
 
A tratti Too Old to Die Young può urtare chi guarda. Il problema principale è il ritmo della stessa sceneggiatura: i personaggi scandiscono le loro battute con estrema lentezza. Ci mettono quasi dieci secondi a iniziare a rispondere alle domande dei loro interlocutori. E quando parlano, possono anche impiegare qualche attimo di pausa tra una parola e l’altra. 

 
Come già accaduto in passato l'approccio di Refn è spaccone e aggressivo. Quasi ci attaccasse alla poltrona e provasse a farci ubriacare con le sue immagini, ma non sempre si tratta di una sbronza leggera e allegra. L'intero quarto episodio è un'illustrazione delle location di Los Angeles nelle quali si muovono questi personaggi. Meno male che al cinquantesimo minuto qualcosa si mette in moto nella narrazione proseguendo nel quinto capitolo che vede Teller in missione ad Albuquerque per far fuori due uomini che gestiscono un business nell’industria pornografica. Un giro d'affari tutt’altro che legale che include anche lo stupro. Una volta che sceglie l’azione, la serie dà il meglio di sé regalandoci un memorabile inseguimento su quattro ruote e inserendo finalmente anche un po’ di humour tra spari e spruzzi di sangue (e qui il regista strizza molto l'occhio a Tarantino). Alcune immagini, come quella di una donna seppellita viva nel deserto, possono disturbare e rimangono scolpite nella memoria anche dopo la visione.   
 
Affascinante, ipnotico e a tratti insopportabile. Questo è Too Old to Die Young e bisognerà capire quanto, all’interno dei dieci episodi programmati, Refn terrà il suo ego a bada. E' comunque un piacere notare come la TV possa diventare il posto per gli autori: nel revival di Twin Peaks, David Lynch ha fatto nuovamente scuola su come rivoluzionare la serialità televisiva investendo totalmente sulla sua visione senza mai scendere a compromessi con chi lo finanziava. Se Refn riuscirà a imporsi come Lynch, allora Too Old to Die Young sarà comunque un prodotto a cui vorremo molto bene. 

Too Old to Die Young arriverà su Amazon Prime Video dal 14 giugno. 

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