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The Exorcist – La recensione del primo episodio

Debutta la serie ispirata al romanzo di William Peter Blatty e al capolavoro horror di William Friedkin

The Exorcist

26.09.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Tubular Bells di Mike Oldfield non appare che negli ultimi secondi del primo episodio di The Exorcist, e questo la dice lunga sull'intera operazione. L'iconico “tema non ufficiale” de L'esorcista di William Friedkin è lì per dirci che, sì, la serie è ispirata al romanzo di William Peter Blatty ma gli autori sono consapevoli del peso che il film di Friedkin ha nella storia della cultura popolare. Allo stesso tempo, la musica è alla fine, come a dire: vorremmo fare qualcosa di diverso. Un colpo al cerchio e una alla botte, insomma.



Eppure questo primo episodio della serie, diretto da Rupert Wyatt su sceneggiatura dello showrunner Jeremy Slater, funziona. Funziona principalmente perché non tenta un nuovo adattamento del romanzo né un remake del film. Anzi, ne è un sequel: in una scena, il nuovo protagonista padre Tomas Ortega (Alfonso Herrera di Sense8) incappa in un vecchio articolo di giornale sul caso di Regan McNeil. È più una strizzata d'occhio ai fan, ma serve a sgombrare il campo da eventuali rimandi forzati.

Certo, la struttura è parecchio simile: abbiamo due preti, un giovane parroco di Chicago in crisi di fede e un più anziano esorcista, Marcus Keane (Ben Daniels). Abbiamo una famiglia che vive nei sobborghi di una grande città in cui una figlia viene posseduta dal demonio. Le differenze ci sono: là, Ellen Burstyn interpretava un'attrice e madre single che viveva immersa nel jet set ed era quasi completamente atea; qui invece Geena Davis è una professionista, cattolica abbastanza devota anche se con dubbi, costretta ad accudire un marito colpito da Alzheimer e due figlie, di cui una scappata dal college e in fase ribelle.



Il primo episodio si conclude con un discreto colpo di scena. C'è qualche caduta di tono e stile, qua e là, specialmente nelle manifestazioni del Maligno. A volte si ricorre a effetti speciali e trovate di messa in scena abbastanza già visti. Considerando che il film di Friedkin ha più di quarant'anni e fa comunque più paura di molti horror attuali, affiancarlo è un compito piuttosto ingrato. Ma quello che manca nella resa del terrore – almeno in questa puntata – The Exorcist lo guadagna nella scrittura dei personaggi, abbastanza complessa da intrigare lo spettatore. Padre Ortega è un protagonista immediatamente accattivante, padre Keane un enigma da risolvere con piacere. Il personaggio di Geena Davis per ora non ha molte frecce al suo arco, ma siamo certi che emergerà lentamente mentre il focus si sposterà dai due preti alla sua famiglia. Speriamo solo che la serie non ceda troppo al lato apocalittico che i preview dei prossimi episodi fanno intravvedere. Sarebbe un peccato perdere l'atmosfera intima che questa puntata è riuscita a creare in così poco tempo.

The Exorcist arriverà in Italia su Fox a partire dal 31 ottobre.