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Vijay - Il mio amico indiano - La nostra recensione

Evidentemente Garbarski non e' scaramantico, ma a scherzare con il venerdi' 13 - al cinema, per altro - si rischia grosso.

Vijai - Il mio amico indiano<br>

15.02.2014 - Autore: Mattia Pasquini
Moritz Bleibtreu negli ultimi anni non si e' visto molto (Vallanzasca e Soul Kitchen a parte), ma il 2013 ce l'ha mostrato in World War Z e Il quinto potere e viene da chiedersi il perche' della scelta di un film come Vijay and I. Ma la risposta e' semplice, chi non avrebbe accettato di fare un film finalmente (e di nuovo) da protagonista per Sam Garbarski, che nel 2008 aveva convinto tutti con la eccezionale storia di Irina Palm? Nel caso in esame, va detto, l'avventura vissuta dal protagonista non ha quella carica empatica ed emotiva ne' una particolare originalita', ma poteva essere divertente interpretare un neoquarantenne in crisi che nel giorno del suo compleanno (un fatidico venerdi 13, appunto) raggiunge il limite e approfitta del fatto di esser creduto morto per dare il via a una nuova vita (e far innamorare di nuovo sua moglie) nei panni dell'indiano Vijai.



Il cognome importante del protagonista (Wilder) denuncia un legame (un omaggio? ispirazione?) con uno dei padri del cinema statunitense, ma il tentativo - per quanto di aspirazione classica, a suo modo - manca della naivte di certi film ormai lontani e sconta, soprattutto, piu' di una leggerezza. Va bene la sospensione dell'incredulita', ma che moglie, figlia e colleghi del travestito non riescano a riconoscerlo solo a causa di un turbante e una barba finta e' difficile da bere. E, comunque, anche facendolo, e' la vis comica in se' a languere in questo strano triangolo tra 'Io, me e mia moglie'.

Abbiamo apprezzato di piu' Bleibtreu in altri frangenti, e per quanto la Arquette non sfiguri e' lo svolgersi dell'azione che lascia insoddisfatti. La sceneggiatura spesso sembra legare solo tecnicamente diversi momenti dello sviluppo della vicenda, ma si sente la mancanza di qualcosa di piu' che allontani Vijay, il mio amico indiano dalla tediosa impressione di una semplice sequela di scenette costruite intorno a un equivoco. Una declinazione poco sagace e coinvolgente di un moto universale di insoddisfazione che in molti sognerebbero di risolvere come il novello Mattia Pascal protagonista. La speranza e' proprio questa, in fondo, che ognuno di noi partecipi al film colorandolo delle proprie fantasie e approfittando della possibilita' di catarsi che ci offre.


Vijay - Il mio amico indiano e' distribuito da Officine Ubu a partire dal 13 febbraio 2014.

Per saperne di piu'
Il trailer del film