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Sing Street: gli anni '80 di Dublino tra amore e rock – La recensione

Una commedia spassosa che racconta la scena musicale della Dublino di metà anni '80 attraverso lo sguardo di una band di adolescenti in cerca di una via di fuga

Sing Street

17.10.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Quel che si dice un feelgood movie. Sing Street, il nuovo film di John Carney, racconta la storia di un gruppo di adolescenti che, nella Dublino del 1985, decidono di formare una band ispirandosi ai propri idoli, dai Duran Duran ai Cure, dai Depeche Mode agli Spandau Ballet. Quella che nasce come un'impresa del cantante Conor per conquistare una ragazza diventa presto un mezzo per evadere da noiose e problematiche vite di quartiere, tra genitori divorziati e bulli.


SING STREET: DIETRO LE QUINTE ESCLUSIVO
 
John Carney non è un autore dal grande range. Negli ultimi anni ha realizzato due film praticamente identici come Once e Tutto può cambiare, storie d'amore fin troppo melense che però avevano un elemento comune: l'abilità di Garney di dare risalto alla musica. Da ex musicista, Garney ha la giusta sensibilità per affrontare questo materiale. È limitato, nel senso che con un soggetto del genere ci si poteva anche aspettare una dramedy che affrontasse anche temi e situazioni più difficili, mentre, per quanto queste ci siano (il divorzio dei genitori di Conor, ad esempio), se ne stanno bellamente sullo sfondo in un film dominato dall'umorismo e dalla levità. E ovviamente dalla storia d'amore tra Conor “Cosmo” e la bella Raphina, che per fortuna è più dinamica e reale della melassa di Once.

 
E va bene così. Come nel caso di Quasi famosi di Cameron Crowe, la vicinanza dell'autore con la materia trattata crea la formula chimica perfetta e Sing Street travolge, diverte, appassiona. Ma sopratutto fa battere il piede a ritmo dei numerosi brani musicali, sia classici che composti per il film, tutti orecchiabili. Il film si muove a ritmo della musica e si regge sulle performance di un cast di volti giovanissimi (Ferdia Walsh-Peelo, Lucy Boynton e Ben Carolan su tutti) ma già interpreti maturi. E poi c'è Jack Reynor, visto in Transformers 3 e qui insospettabilmente intenso nel ruolo del fratello maggiore di Conor, disilluso ma piano di amore per il fratellino e fondamentale nell'indirizzarlo sul suo percorso di vita rivoluzionario. Il film è dedicato ai fratelli di tutto il mondo e proprio l'amore fraterno, l'amicizia, la capacità di superare le divergente attraverso il dialogo, ne sono i temi portanti. Ma, soprattutto, Sing Street è una commedia divertente che lascia di buonissimo umore, una dote rara nel cinema recente. Un dono da accettare a braccia aperte.

In uscita il 9 novembre, Sing Street è distribuito in Italia da BIM.

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