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Recensione: Shrek - E vissero felici e contenti

La Dreamworks Animation non è ancora all'altezza della Pixar. L'avventura finale dell'Orco verde possiede momenti certamente divertenti, ma chiude una saga sempre più a corto di idee

Shrek - E vissero felici e contenti

23.08.2010 - Autore: Adriano Ercolani
A tre anni dal noiosissimo terzo episodio, tornano al cinema in 3-D le avventure dell’orco più famoso e redditizio della storia del cinema. Questa volta l’imborghesito e frustrato padre di famiglia Shrek deve vedersela con il minuscolo ma totalmente perfido Tremotino: il mini-cattivo di turno, dopo averlo truffato con un accordo magico, gli ruba la vita per gettarlo in un’esistenza dove può si tornare a fare l’orco cattivo temuto da tutti, ma ha perso la sua amata Fiona e tutti i suoi amici in favore del perfido nanerottolo, adesso Re incontrastato del Regno di Molto Molto Lontano.

Shrek e vissero felici e contenti

Classico soggetto basato sul “What if?” narrativo, il quarto capitolo della saga propone una sceneggiatura molto più incentrata sul protagonista originale, quindi molto meno sfilacciata nel seguire l’evoluzione dei vari personaggi che sono entrati dentro la storia nel corso delle precedenti puntate. Questo in qualche modo aiuta la coesione interna della storia, anche se ben presto ci si rende conto che l’impalcatura narrativa di questo nuovo episodio di “Shrek” si basa su un’idea alla fine piuttosto fragile, che sviluppa purtroppo per la DreamWorks Animation la solita serie di scene magari anche divertenti ma che non costruiscono una storia coerentemente sviluppata. E così anche in “Shrek - E vissero felici e contenti” ci troviamo di fronte ad un film d’animazione che possiede alcuni momenti certamente divertenti, magari è anche spassoso in un paio di sequenze, ma di certo non possiede la forza propositiva e la coesione interna di una produzione Pixar. Il solito citazionismo ad oltranza della DreamWorks anche in questo caso si traduce in ritmo forsennato, battute a raffica, trovate visive che però sembrano sparse lungo il film apparentemente a caso. Il risultato comunque rimane decisamente migliore rispetto all’ultimo “Shrek terzo”, ma onestamente ci voleva davvero molto poco per superare i risultati artistici di quel lungometraggio.

Shrek e vissero felici e contenti

Quarto e probabilmente conclusivo capitolo del franchise, “Shrek - E vissero felici e contenti” chiude una saga che è andata man mano esplicitando la mancanza di idee con cui è stata portata avanti. Quest’ultimo film riesce nell’intento di intrattenere gli spettatori, ma siamo davvero lontani anni luce della freschezza e dall’inventiva dell’originale, uscito nel 2001. Anche gli incassi infatti stanno premiando in maniera sempre più contenuta le avventure dell’orco: non sono neppure 240 i milioni di dollari incassati in America dal film, a fronte dei 320 incassati dal terzo. Non un fiasco ovviamente, ma neppure un risultato all’altezza delle aspettative.

La pellicola arriverà nei cinema italiani dal 25 agosto

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