Conosciamo da tempo Edoardo Falcone come facente anche lui parte del 'Pack' italiano composto dai vari Brizzi, Bruno, Genovese. Ma di certo, dopo lunga pratica da sceneggiatore, al suo secondo film da regista, il romano sembra davvero confermarsi come autore (insieme al fido Marco Martani) capace di utilizzare quella 'tradizione' per superarla. Quanto meno nella cura dello sviluppo, dei personaggi, delle dinamiche, come emerge dal suo nuovo Questione di Karma, commedia italiana al centro di molte discussioni e divenuta emblematica di uno scontro sul genere che sarebbe scorretto limitare e legare troppo al contingente.
Anche perché l'esempio scelto, in realtà, si offre al pubblico forte di una serie di situazioni interessanti e divertenti, che nella maggior parte dei casi riescono ad elevarsi al di sopra della definizione di gag grazie a una scrittura più in grado di costruire un contesto di riferimento e di rispettarlo con equilibrio, ma soprattutto a un cast di interpreti ben scelti e convincenti: dalla svagata Sandrelli alla sorprendente Ragonese, dall'esilarante Eros Pagni a un Fabio De Luigi più adulto fino al 'quasi cameo' di Philippe Leroy e l'Ernesto di Massimo De Lorenzo, che a molti ricorderà altri 'vicini di casa' complici… Su tutti un ottimo Elio Germano, tornato con successo alla commedia con un ruolo che si rifà ampiamente a più celebri classici locali senza restarne condizionato o schiavo.
Questi 'soliti sospetti' orchestrano, insomma, una sorta di farsa, a cavallo tra il surreale e il fin troppo terreno in un duplice gioco tra i due protagonisti che ci accompagna lungo tutto il film. In un ampio e variegato tour della Capitale - scelta nelle sue diverse anime proprio per fornire terreno fertile ai diversi piani sui quali ci si muove, dai più 'sotterranei' ai più 'altolocati' - in un crescendo forse non del tutto omogeneo, ma che non sbaglia tempi e incastri.
Questione di Karma, in sala dal 9 marzo 2017, è distribuito da 01 Distribution
Anche perché l'esempio scelto, in realtà, si offre al pubblico forte di una serie di situazioni interessanti e divertenti, che nella maggior parte dei casi riescono ad elevarsi al di sopra della definizione di gag grazie a una scrittura più in grado di costruire un contesto di riferimento e di rispettarlo con equilibrio, ma soprattutto a un cast di interpreti ben scelti e convincenti: dalla svagata Sandrelli alla sorprendente Ragonese, dall'esilarante Eros Pagni a un Fabio De Luigi più adulto fino al 'quasi cameo' di Philippe Leroy e l'Ernesto di Massimo De Lorenzo, che a molti ricorderà altri 'vicini di casa' complici… Su tutti un ottimo Elio Germano, tornato con successo alla commedia con un ruolo che si rifà ampiamente a più celebri classici locali senza restarne condizionato o schiavo.
Questi 'soliti sospetti' orchestrano, insomma, una sorta di farsa, a cavallo tra il surreale e il fin troppo terreno in un duplice gioco tra i due protagonisti che ci accompagna lungo tutto il film. In un ampio e variegato tour della Capitale - scelta nelle sue diverse anime proprio per fornire terreno fertile ai diversi piani sui quali ci si muove, dai più 'sotterranei' ai più 'altolocati' - in un crescendo forse non del tutto omogeneo, ma che non sbaglia tempi e incastri.
Questione di Karma, in sala dal 9 marzo 2017, è distribuito da 01 Distribution
