Abbas Kiarostami non lo scopriamo oggi, né il cinema iraniano dei vari Jafar Panahi, Rafi Pitts e Makhmalbaf, ma in questo caso colpisce l’intreccio di questa cinematografia con una ambientazione orientale – e giapponese – particolarmente significativa.
Dopo il dimenticabile Copia Conforme, il regista di Ten e Il sapore della ciliegia continua a parlare di amori in maniera molto personale. Stavolta attraverso la storia di Akiko, giovane ‘accompagnatrice’ divisa tra una notte nella casa dell’anziano professore che ne ha richiesto i servizi e il proprio fidanzato all’oscuro di ogni cosa.
Qualcuno da amare: il giorno di Kiarostami a Cannes!
Tre soli personaggi, tre vite che si intrecciano per un breve momento, orchestrati da una regia attenta e curata, forse a tratti fine a se stessa, e una organizzazione che lascia molto nell’indefinito tanto le premesse (comunque intuibili) quanto gli esiti (lasciati più alla creatività dello spettatore). L’importante è il ‘qui e ora’, ma tanta ellissi rischia di apparire un po’ comoda per un regista capace di ben altri approfondimenti. Di contro la scelta di una ambientazione claustrofobica e della ripetizione di gesti e situazioni ipnotizza e rende la prima porzione del film migliore della seguente, anche per la suddetta mancanza (voluta?) di risoluzione.
Il trailer di Qualcuno da amare
Se vi mancavano le dilatazioni e le fissità tanto care al regista iraniano, sarete sicuramente soddisfatti. Anche grazie a interpretazioni ben calibrate e – soprattutto nei due principali – toccanti. Per il resto tanta solitudine, bugie, vigliaccheria, sogno, confusione. Di ruoli soprattutto, e aspettative. Un film triste e divertente insieme. Forse un film furbo, ma anche ricco di spazi vuoti nei quali far scivolare la propria sensibilità.
Qualcuno da amare è distribuito da Lucky Red.
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Qualcuno da amare - La nostra recensione
Fa pensare a Woody Allen il Kiarostami ammiccante, sfiduciato che ritroviamo in Giappone a raccontare di amori e certezze messe in discussione
19.04.2013 - Autore: Mattia Pasquini