Come lessi quasi vent’anni fa in
una recensione su “Ciak” di non mi ricordo quale giornalista: viene voglia di
difenderlo tanto è brutto! Eppure, vi garantiamo che questo “Pathfinder” è
talmente pessimo ce neppure si arriva alla propensione di parteggiare per lui.
Ma coma fa una produzione hollywoodiana a decidere di investire 45 milioni di
dollari su una sceneggiatura del genere? Il problema poi è che si capisce fin
dalle prime inquadrature che in realtà nessuno ha veramente creduto in questa
pellicola: la regia di Marcus Nispel – che ci aveva regalato invece il notevole
remake di “Non aprite quella porta” (The Texas Chainsaw Massacre, 2003) – è
approssimativa a voler essere generosi, in quanto non ha la minima originalità
e non possiede alcuna inventiva a livello strettamente visivo; la recitazione
del protagonista Karl Urban e dei comprimari è un’esposizione universale di
face piatte. La stessa produzione denota una povertà di setting e di
investimento in costumi e scenografie che lascia sbalorditi: sembra che abbiano
girato tutte le scene d’azione nello stesso luogo!


NOTIZIE
Pathfinder
La lotta tra le frecce indiane ed il metallo delle spade vichinghe è impari, ma 'Fantasma' riuscirà ad opporsi all'invasione barbarica, diventando ben presto una leggenda

27.08.2007 - Autore: Adriano Ercolani