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Oltre le regole - la nostra recensione

Il film rappresenta una vera e propria ventata d'aria fresca, testimonianza sincera e preziosa di un cinema che vuole ancora indagare le ambiguità e le contraddizioni della politica del proprio paese.

Oltre le regole - Woody Harrelson

12.04.2010 - Autore: Adriano Ercolani
Da alcuni anni a questa parte il cinema americano più impegnato e libero dai condizionamenti dell’industria sta raccontando la guerra in Afghanistan e Iraq mettendo l’accento sul fatto che, trattandosi di un conflitto principalmente legato a motivazioni economiche, coinvolge in maniera ipocrita e sfruttatrice soprattutto le classi sociali statunitensi più basse, i giovani che non avendo la possibilità di un futuro economicamente agiato si rifugiano nella carriera militare come unica possibilità di evasione da un futuro socialmente incerto.

Opere coraggiose e schierate come “Nella valle di Elah” , “Redacted”, “The Hurt Locker” , “Brothers” raccontano di una guerra “sporca” che manda la macello, sia fisico che psicologico, una generazione incapace di sottrarsi alle regole socio-economiche imposte dal sistema.

Oltre le regole

Oltre le regole – The Messenger” di Oren Moverman si inserisce in questo filone di denuncia e ne racconta un aspetto ancora poco abusato, quello dei cosiddetti “reduci” del conflitto, che portano dentro di sé i segni dell’orrore. Il film in questione lo fa in maniera assolutamente intelligente, contrapponendo il giovane sergente Will Montgomery (un febbrile Ben Foster) ed il più anziano e cinico capitano Stone (Woody Harrelson), i quali hanno il compito di comunicare ai familiari dei caduti la notizia della loro morte. All’animo ferito ma ancora pulsante del primo si contrappone quello arido e disilluso del soldato più anziano. Questo rapporto traslato padre-figlio, costante di molti melodrammi di questo tipo, viene condotto da Moverman in maniera assolutamente sobria, onesta, capace di entrare sotto la pelle sia dei personaggi che degli spettatori adoperando un cinema scarno, veristico, che va dritto al punto. La sceneggiatura, scritta dal regista insieme all’italiano Alessandro Camon – script candidato all’Oscar insieme all’interpretazione di Harrelson – esplora questo rapporto proponendone una variante originale, basata sul significato più vero e viscerale di cosa significa patriottismo in America.

Oltre le regole

In un panorama appiattito come quello hollywoodiano maggiormente mainstream, una serie di pellicole più “piccole” e sentite come questo “Oltre le regole” rappresentano una vera e propria ventata d’aria fresca, testimonianza sincera e preziosa di un cinema che vuole ancora indagare le ambiguità e le contraddizioni della politica del proprio paese. Il lungometraggio di Moverman merita senza dubbio una visione, possibilmente in lingua originale, per poter apprezzare oltre alle prove maiuscole degli attori anche il suono del dolore silenzioso che questa storia riesce a trasmettere.

"Oltre le regole" sarà distribuito dalla Lucky Red a partire dal 16 aprile
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