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Notte sul pianeta Terra, la recensione della nuova docuserie Netflix

Gli animali e la loro lotta per superare le notti della Terra, raccontata grazie alle ultime tecnologie digitali

Notte sul pianeta Terra

21.01.2020 - Autore: Marco Triolo
Dopo Il nostro pianeta, Netflix torna a produrre una docuserie di stampo naturalistico con Notte sul pianeta Terra. Sei episodi, narrati dall'attrice Samira Wiley (vista in Orange is the New Black e The Handmaid's Tale), che raccontano come diverse specie animali in diversi habitat intorno al mondo si siano evolute e adattate per sopravvivere nel corso della notte. I primi cinque episodi, che abbiamo visto in anteprima, si concentrano su cinque habitat particolari, mentre il sesto racconterà una notte intera per diverse specie in varie parti del mondo.
 
I titoli dei primi cinque episodi parlano da soli: “Pianure al chiaro di luna”, “Notti gelide”, “Notti nella giungla”, “I mari oscuri” e “Città insonni”. Si va dunque dalle pianure (come la savana africana) ai ghiacci dei poli, dalle giungle alla vita sottomarina. Per arrivare, nel quinto, sorprendente episodio, a mostrare come l'Uomo abbia modificato i comportamenti degli animali, costringendoli ad adattarsi ancora una volta per vivere nelle città.

 
Il tutto è raccontato grazie a tecnologie di ultimissima generazione, videocamere in grado di lavorare con una luce molto ridotta o addirittura a infrarossi. Il digitale ha permesso un salto di qualità impensabile, rivelando comportamenti che gli scienziati non avevano mai potuto osservare dal vivo in questo modo. È proprio questo il piatto forte della serie, il suo selling point. Ma conterebbe poco se effettivamente le immagini non fossero di alto livello.
 
Invece lo sono. Attraverso sei episodi veniamo catapultati in ogni angolo del globo e seguiamo specie animali dalle più ovvie – leoni, ghepardi, primati di vario genere – alle più affascinanti, come insetti, ragni, ma anche pipistrelli, trattati spesso come l'imprevisto, il predatore che non ti aspetti e che si cala dalle ombre per agguantare la preda. Perché c'è anche un ottimo gusto per lo spettacolo e il tradimento delle aspettative che non guasta, e rende Notte sul pianeta Terra una serie piacevole. Che sa intrattenere educando allo stesso tempo.

 
Il grande lavoro in post-produzione sul sonoro ci cala nel mezzo di questi ambienti spesso alieni (come i fondali oceanici), dandoci l'illusione di essere lì, a pochi passi da queste creature che lottano per sopravvivere in un mondo ostile. E la serie non annoia mai, spostandosi in continuazione da un ambiente all'altro per raccontare piccole grandi storie di sopravvivenza e facendoci tifare per i singoli protagonisti, siano essi elefanti costretti ad attraversare una città pur di nutrirsi o una rana capace di ibernarsi per superare l'inverno.
 
Netflix conferma dunque la propria intenzione di misurarsi con il colosso Disney, che ha acquisito il canale National Geographic e lo ha messo nel menù di Disney+ (in arrivo il 24 marzo da noi). Finora, lo sta facendo bene.

Notte sul pianeta Terra arriverà su Netflix il 29 gennaio.
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