NOTIZIE

Million Dollar Arm: A Jon Hamm non si resiste

Tra gli Stati Uniti e l'India per inseguire il Sogno Americano, un prodotto molto patinato e senza pretese, ma ben costruito e che funziona.

08.06.2014 - Autore: Mattia Pasquini, da New York
A Jon Hamm non si resiste. E probabilmente la gran parte del pubblico di questo film sara' d'accordo a prescindere con questa affermazione. In parte grazie all'indubbio magnetismo che questo attore è in grado di sprigionare, in parte per il fascino che il protagonista di questo Million Dollar Arm porta con sé dalla lunga esperienza televisiva vissuta negli ultimi anni.

L'abbiamo visto in molti film, ma mai in ruoli troppo importanti o indimenticabili; meglio e' sicuramente andata sul piccolo schermo, dove - tra camei e partecipazioni - e' diventato celebre come Don Draper nelle sette stagioni di Mad Men. E il pubblico televisivo sicuramente lo apprezzera' grandemente nei panni dell'agente sportivo JB Bernstein al centro di una storia di quelle che il cinema staunitense adora.



Al centro il sogno americano, costretto dalla concorrenza a cercare altri lidi per rinnovarsi; approdato in India, pronto a essere sognato da dei giovani locali, future possibili promesse del baseball statunitense. Ma l'operazione di marketing e' ovvia. E chissa' che questo non si scontri con questioni etiche o esistenziali… Certo, parlandosi di una storia vera e di una produzione Walt Disney Studios Motion Pictures, inutile cercare conflitti o un'estrema drammatizzazione, ma d'altronde l'operazione ha tutt'altro segno.

Il riferimento ai prodotti televisivi non necessariamente e' inteso a sminuire questo nuovo film del regista di Lars e una ragazza tutta sua (2007) e del remake di Ammazzavampiri, Fright Night (2011), sicuramente uno che il fatto suo lo conosce. E bene. Come anche lo sceneggiatore di Up e Mosse vincenti, Thomas McCarthy. E infatti Craig Gillespie non delude. Il risultato e' raggiunto. E anche senza troppe banalita'. Stante la premessa, che sara' bene abbiate sempre in mente, il film non ha cadute di stile ne' di ritmo e i protagonisti sono costamente ben scelti e ben diretti.



Non aspettatevi picchi tecnici o pregevolezze, e preparatevi all'uso di cliche' e alla citazione smaccata di qualche stereotipo (gli stessi che scoprono gli stessi personaggi, in fondo), ma godetevi l'ennesima favola di casa Disney nel suo crescendo e senza la presunzione o il gigantismo presunto di altri recenti omologhi.
FILM E PERSONE