NOTIZIE

Mosse vincenti: Giamatti, wrestling e Springsteen

Al suo terzo film, il regista Thomas McCarthy continua a mettere in scena l'altra faccia del sogno americano. Lo abbiamo intervistato a Torino

Mosse vincenti - Locandina

08.12.2011 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato a Torino
“Whatever the fuck it takes…” ovvero “qualunque c***o di cosa occorra fare”. Questa è una delle frasi a effetto di “Mosse vincenti”, pellicola precedentemente presentata al Sundance Film Festival e adesso in Concorso a Torino 29.

Dietro la macchina da presa Thomas McCarthy, attore (lo abbiamo visto sia al cinema che in TV con “The Wire”), regista (ha già diretto “Station Agent” e “L’ospite inatteso”), e sceneggiatore (ha anche scritto “Up”, il filmone della Pixar). “E’ stata proprio quella battuta a farci avere negli USA il divieto ai minori – ci racconta – È una cosa bizzarra. Questo film è così semplice, ma basta una parolaccia e viene esclusa parte del pubblico. Si può dire soltanto un ‘fuck’, al secondo arriva il divieto ‘R’. La cosa interessante è che tutti i personaggi del mio film applicano questo motto alla loro vita. Ognuno di loro, alla fine, fa tutto ciò che occorre per andare avanti”.

Paul Giamatti e il giovane Alex Shaffer

Vincere con il cast
Il titolo originale del film è “Win Win”, termine che indica una situazione in cui è impossibile perdere. Un po’ come è successo a McCarthy, quando a inizio riprese si è circondato da un cast in stato di grazia, composto da Paul Giamatti, ormai icona a tutti gli effetti del cinema impegnato made in USA, Amy Ryan (la ricordiamo come madre alcolizzata in “Gone Baby Gone”), e Burt Young ovvero Paulie, il cognato di Rocky Balboa: “Abbiamo pensato tanto a chi avrebbe potuto interpretare il ruolo del vecchio Leo. Quando ci è venuto in mente Burt, la nostra missione era averlo a tutti i costi”.
In quanto a Giamatti, il regista aggiunge: “Quando hai Paul, hai tutto. Lui sa essere drammatico e sa essere divertente. La cosa più interessante del suo personaggio è la rabbia che ha dentro e che è costretto a controllare: è un avvocato e la gente deve fidarsi di lui. La cosa bella nel lavoro con Giamatti è che lui è completo. Alla fine ti ritrovi a credere a qualunque cosa dica”.

McCarthy sul set

Sul ring del liceo
Il wrestling raccontato in “Mosse vincenti” non è quello di Hulk Hogan & Co. ma quello già visto con Tom Cruise in “Nato il quattro luglio” di Oliver Stone: “Lo praticavo quando ero giovane – ci racconta McCarthy – È uno sport così forte, ma al cinema non lo vediamo tanto spesso. Siamo riusciti a essere credibili grazie al nostro giovane protagonista, Alex Shaffer, che lo ha praticato professionalmente”. E Giamatti, invece? Nel film si dice che il suo personaggio da giovane era uno davvero tosto nella lotta libera. “No, quello ce lo siamo inventati. Abbiamo riso molto con Paul al riguardo. Lui non è stato un lottatore, preferiva dedicarsi al nuoto”.

Ancora Giamatti e Shaffer, in una scena

Like a Springsteen Song…
Attraverso il registro della commedia, McCarthy mette in scena una storia capace di essere amara. Quella della famiglia americana di oggi, costretta a fare più di un lavoro per tirare avanti. A volte la stessa famiglia può essere il nucleo di rifugio dalla crudeltà del mondo, altre volte invece è proprio l’origine di tutti i problemi: “Dopo aver fatto ‘L’ospite inatteso’, ho sentito il bisogno di divertirmi di più. Volevo vivere un’esperienza più leggera. È un periodo piuttosto duro della nostra epoca: accendi la TV, guardi il notiziario e preferiresti scappare e divertirti”. Il tutto è ambientato nel New Jersey, tanto caro al regista: “Io sono cresciuto lì. C’è un qualcosa di particolare in quel posto, qualcosa che può anche essere poetico. La gente è diretta: dice le cose come stanno, non cerca di addolcire la pillola. Prendete ad esempio il personaggio di Amy Ryan, lei è capace di essere dura. Quella è la sua natura, perfino quando dice al marito che lo ama. Glielo dice e basta, ed è sincera”. Però lei ha un tatuaggio di Jon Bon Jovi nel film? “Penso che il personaggio fosse più adatto a quel tipo di musica. Per quanto mi riguarda, invece, io sono più springsteeniano”.

Mosse vincenti”, in uscita dal 9 dicembre, è distribuito dalla 20th Century Fox.

Film.it al Torino Film Festival. Le pellicole, le interviste e i dietro le quinte da Torino 29. Fate il pieno di cinema all'interno del nostro speciale.