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L'ora legale - La nostra recensione del nuovo film di Ficarra e Picone

Ficarra e Picone fanno della loro Sicilia un laboratorio per mettere alla prova la nostra resistenza all'onestà tanto desiderata... a parole.

17.01.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Rientra nell'utopia il nuovo film della coppia palermitana Ficarra e Picone, più che nella distopia. Ché ormai l'espressione dell'anelito a una società giusta e ben amministrata, per molti italiani, sembra necessariamente ridotta a quell'ambito. Certo, a farne satira e denuncia a questa maniera i due non sono i primi (soprattutto dopo il ricorrente fenomeno Zalone), ma il risultato sembra pagare ugualmente.



Punto di partenza di L'ora legale è il tentativo del più classico dei professori - scolastico ovviamente e ovviamente di spiccata onestà e principi - di portare una ventata di aria fresca, politicamente e amministrativamente, nel suo altrettanto classico piccolo paesino siciliano, abituato ad abusi, clientelismo e speculazione. Un tentativo reso possibile dal caso, per la concomitanza di una indagine della guardia di finanza e della caduta in disgrazia del locale pezzo da novanta. Un tentativo che cambia la vita dei due cognati del neo sindaco e di tutta la popolazione

Un nuovo eletto che senza urlare slogan sceglie di far parlare i fatti e di seguire il programma: Fantascienza, che molti in Italia vorrebbero vivere. Magari più a lungo della durata dell'unica cosa che di legale sembri esserci possibile ("l'Ora" appunto, per i pochi mesi tra l'ultima domenica di marzo e l'ultima di ottobre), ma alla quale rischieremmo di trovarci impreparati, come accade ai protagonisti del film con conseguenze paradossali. Anche se non inattese, in realtà. Basta seguire le nostre cronache, in fondo, guardarsi in giro, allo specchio, per vedere quanto poco siamo disposti ad accettare gli obblighi e le conseguenze dell'onestà che chiediamo a gran voce.



E in questo senso, la parodia del duo comico smette di far ridere (dopo averci proposto dei Dexter nostrani e la 'Calata dei Vigili', tra le varie chicche) e svela le sue vere intenzioni: chiudere la bocca a chi si sentisse "assolto" e vittima di un sistema di cui fa parte, e al quale è pronto ad affidarsi per una convenienza o necessità personale. Un esempio che non molti vorranno vedere, un monito che come sempre resterà inascoltato, ma che nella sua amara e realistica conclusione chiude con un crescendo positivo il bilancio del film, regalandogli una nicchia propria da non condividere con le tante altre commedie del genere, pronte a finali concilianti o consolatori, in un modo o nell'altro.

L'ora legale, in sala dal 19 gennaio 2017, è distribuito da Medusa Film