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Les Innocentes - La nostra recensione

La ribellione alle gerarchie e la forza delle donne: la regista Anne Fontaine torna con successo ai temi cari al suo cinema 

Les Innocentes

Les Innocentes

09.04.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta) - da Bari
Premessa: Anne Fontaine è una regista coraggiosissima. Nel suo cinema, solitamente prende dei caratteri femminili e li sottopone a una serie di situazioni stressanti, anticonformiste per vedere come e se essi alla fine sfidino le gerarchie sociali e l'ordine costituito. Sia esso laico o religioso.

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Qualcuno ricorderà la storia intensa di Two Mothers dove una Robin Wright conturbante intratteneva una liaison erotica con il figlio giovanissimo della sua più cara amica o l'ironia di Il mio migliore incubo, dove l'attrice Isabelle Huppert - ritratta come una signora borghese e snob - aveva un flirt con il disordinato, popolano e volgare Benoît Poelvoorde.

In Les Innocentes, presentato in anteprima internazionale al Bif&st e basato su una storia vera, la tradizione del ritratto al femminile e la sfida alle convenzioni sociali hanno una loro pregevole variante nella storia di un gruppo di suore della Polonia post-bellica che portano il peso della violenza sulle donne.



Di questa situazione si farà carico una giovane dottoressa, Mathilde (Lou de Laâge) che si scontrerà con un mondo dove l'invadenza del dogma religioso (castità, purezza, infrangibilità della dimensione corporale) è all'inizio più forte dell'imperativo di 'salvare vite' con il quale è cresciuta. Per questo motivo Les innocentes - che in Francia ha incassato molto bene - è un dramma particolarmente ricco di tematiche - maternità, conflitto tra fede e laicità - alle quali la regista riesce a dare unità, ritmo e originalità. Creando poi un film provocatorio ma anche fortemente intimo e delicato.

Le due dimensioni infatti, quella della violenza esterna - dettata dall'uso degli abusi sulle donne come arma bellica - e quella interna al convento - dove un'atmosfera di pace e purezza cerca disperatamente di autoconservarsi, sono ben bilanciate, realistiche e appassionanti. Gli uomini, d'altro canto sicuramente non ci fanno una bella figura

E forse la dicotomia eccessiva tra i due sessi non rende giustizia a un racconto che in altre parti e per la maggior parte del tempo è ben calibrato tra l'esibizione cruda del dolore e del cordoglio e la bellezza di un racconto corale che solo nella dimensione solidale trova la forza per reagire e tornare a vivere. 

Les Innocentes uscirà a ottobre 2016 distribuito da Good Films. 
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