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Iago: tre domande a Laura Chiatti

Nel nuovo film di Volfango De Biasi l'attrice interpreta Desdemona, oggetto del desiderio di Iago (Nicolas Vaporidis). Da venerdì nei cinema.

Iago: tre domande a Laura Chiatti

24.02.2009 - Autore: La redazione
Dopo “L’amico di famiglia” di Sorrentino e in attesa de “Il caso dell’infedele Klara” di Roberto Faenza, ecco un nuovo ruolo da oggetto del desiderio per Laura Chiatti. In “Iago” la 26enne attrice interpreta Desdemona: riuscirà il nostro anti-eroe (Nicolas Vaporidis) a farla cadere tra le sue braccia? Lo scopriremo da questo venerdì, il giorno in cui la Medusa distribuirà il film nelle sale. A dirigerlo è Volfango De Biasi, già regista di “Come tu mi vuoi”.

Ecco le dichiarazioni dell’attrice a proposito di questo suo nuovo ruolo:

Come ti sei preparata per il personaggio, cosa ti  ha ispirato?
All'inizio ho guardato dei film, che mi ha consigliato Volfango per trovare dei modelli a cui ispirarmi, ma alla fine ho capito che avrei dato molto di più portando in scena me stessa. Soprattutto quella parte di me che tengo più nascosta. Questo ovviamente non significa che Desdemona è Laura Chiatti. Ho comunque interpretato un personaggio, ma assolutamente interessante e intrigante nella sua veste cinematografica.

E a proposito del lavoro col regista?
Una scoperta. Quando ho accettato di fare “Iago” sapevo che avrei avuto di fronte un regista molto bravo. La sua opera prima, non sembra affatto tale. E’ qualitativamente superiore alla media. E per sentito dire sapevo anche che è molto esigente. Tutto vero. Per fortuna Volfango non è tutto qui. Chiede molto ai suoi attori e alla sua squadra in generale, però è molto aperto al confronto, sa ascoltare, capire. E’ un ottimo direttore. Credo che sia riuscito a tirar fuori il meglio di me, e io ho dato il massimo. E poi l’atmosfera che crea sul set è spesso piacevole. E lui è sempre il primo a fare battute, a scherzare.

Raccontaci di Venezia: com’è stato girare lì?

Un'esperienza unica, perché Venezia è unica. Spettacolare nelle sue scenografie, nell'atmosfera, nell'architettura. Ma è anche molto faticoso. Può sembrare sciocco, ma spostarsi in barca e non in macchina, abituarsi a dei ritmi assolutamente fuori dal comune, non è semplice. Sul set di “Iago” poi lo sforzo maggiore è stato dettato dal fatto che abbiamo girato quasi sempre di notte e all'alba. Ma credevo molto nel progetto e quindi la fatica è passata in secondo piano. Le difficoltà... credo di averle dimenticate. E' incredibile, forse assurdo, ma essendo entusiasta del risultato, mi sembra che non ci siano neanche state.

Per saperne di più su "Iago"
Guardate il trailer