
Per cercare di dare nuova linfa alla saga, a quel punto, perche' non giocare la carta dello spinoff? Nel caso del primo, fu Il Gatto con gli Stivali a tentare di raccogliere il pubblico che sembrava aver gia' conquistato, in I pinguini di Madagascar l'operazione e' analoga, ma piu' riuscita, potendo contare - con buona pace del Re Julien dei Lemuri - sui ben piu' divertenti e interessanti Skipper, Kowalski, Rico e Soldato.
Ovviamente non possono mancare citazioni, inner jokes, riferimenti alla saga principale (per quanto tenuta 'in ombra'), ma soprattutto di gag di ogni tipo, sin dai titoli di testa personalizzati fino al necessario intermezzo in quelli di coda (passando per l'invenzione dell'High One e le loro abilita' mimetiche). Non a caso la forza maggiore del film sta probabilmente proprio nella capacita' di recuperare lo spirito originario, a prescindere dalla costruzione della storia.

Impetuosi, potenzialmente pericolosi, pronti a tutto i quattro eroi nella loro missione al servizio di marketing e aspettative del pubblico (soprattutto piu' giovane) hanno l'indubbio merito di tenere sempre alto il ritmo, pur replicando una ricetta sempre uguale - ma sempre di successo - e nonostante un villain (e il 'Gran finale') un po' debole, ma divertente e quasi tenero, soprattutto nelle motivazioni.

La presenza del Super Team 'Vento del Nord', con cui scontrarsi 'professionalmente', non ha la stessa forza propulsiva a livello narrativo infatti. Forse e' piu' interessante assistere a un - in qualche maniera (a leggere i forum dei fan) - coming out molto atteso, seppure per molti incredibile. Un elemento in piu' tra i tanti inseriti in un film che si conferma di soddisfacente fattura nella sua costruzione a tavolino, e che regala ai suoi protagonisti la realizzazione di un sogno negato dalla stessa evoluzione…
I pinguini di Madagascar, al cinema dal 27 novembre, e' distribuito da 20th Century Fox