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Good Omens, la recensione della serie Amazon creata da Neil Gaiman

Michael Sheen e David Tennant sono un angelo e un demone disposti a tutto pur di impedire l'Armageddon

Good Omens

29.05.2019 - Autore: Marco Triolo
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Le storie, al cinema come in letteratura, sono fatte di conflitti. Sia che si tratti di due avversari, o di due personaggi diversissimi costretti a collaborare (la materia di cui sono fatti tutti i buddy cop di questo mondo), senza un contrasto di opinioni non c'è il racconto. Cosa c'è di meglio, dunque, che mettere una accanto all'altra le due creature che, più di tutte, simboleggiano il contrasto: un angelo e un diavolo?
 
Tratta da un romanzo di Terry Pratchett e Neil Gaiman, Good Omens è una serie in sei episodi in arrivo su Amazon Prime, che parte proprio da questa premessa. L'angelo Aziraphale (Michael Sheen) e il demone Crowley (David Tennant) hanno vissuto sulla Terra per millenni, e si sono a modo loro affezionati all'umanità e alla vita terrena. Tanto che, quando “da giù” arriva l'ordine di consegnare l'Anticristo alla sua famiglia adottiva per far scattare l'Armageddon, Crowley si rivolge ad Aziraphale per formulare un piano che salvi il pianeta da un destino scritto nei secoli. Peccato che l'Anticristo sia stato consegnato alla famiglia sbagliata...



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Good Omens affonda le radici nello humour di stampo britannico. A parte Pratchett, ovviamente, viene in mente anche l'opera di Douglas Adams, con la sua capacità di rielaborare in tono scanzonato e grottesco mitologie universali (non a caso, il regista Douglas Mackinnon ha diretto anche due episodi di Dirk Gently). Qui si parte dalla Bibbia, presa praticamente alla lettera, con tanto di Giardino dell'Eden, Adamo ed Eva, il Serpente e tutte le profezie relative all'Apocalisse.
 
Niente è preso sul serio, eppure la forza dei primi due episodi, che abbiamo visto in anteprima, è quella di riuscire comunque a dare peso alle vicende e infondere tensione allo sviluppo, grazie al conto alla rovescia che puntella i cambi di scena. Ma anche e soprattutto grazie ai due protagonisti: Michael Sheen e David Tennant hanno una perfetta alchimia e sono molto più forti insieme che da soli. Il cast di contorno include Jon Hamm nei panni dell'arcangelo Gabriele, Michael McKean (Better Call Saul, Spinal Tap) nel ruolo di un cacciatore di streghe moderno, Mireille Enos nei panni di uno dei Quattro Cavaliere dell'Apocalisse, e Frances McDormand come voce di Dio (la perderete, se lo guarderete in italiano).



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Visivamente curatissimo e dall'aspetto cinematografico, Good Omens si muove a un ritmo forsennato e ha una struttura a cipolla: disvela via via sempre più strati narrativi. Si parte da una storia molto semplice, con due protagonisti, e già dal secondo episodio questo numero viene raddoppiato. Ci sono altre parti in causa nell'Armageddon, personaggi con una loro agenda e con un ruolo da giocare nello spettro più ampio delle cose. Tutti scritti e interpretati con la voglia di divertirsi.
 
Tra citazioni di Omen – Il presagio e una colonna sonora piena di canzoni di Queen (Crowley sembra una star glam rock), le prime puntate di Good Omens mantengono la promessa del titolo: sono “buoni presagi” di una serie divertente e coinvolgente.
 
Good Omens arriverà su Amazon Prime Video il 31 maggio. Guarda il trailer qui.