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Fire Squad - Incubo di fuoco, la recensione del film con Josh Brolin e Jeff Bridges

Incendi e grandi gesta nella nuova avventura di Joseph Kosinski, che abbandona la fantascienza per un'epopea tra le fiamme 

07.08.2018 - Autore: Gian Luca Pisacane
Il fuoco non smette mai di attrarre i coraggiosi. È una bestia da sconfiggere, un mostro sovrumano che prende forma dal nulla per poi scatenare tutta la sua violenza. Si trasforma nel lato oscuro del nostro animo, in una minaccia ancestrale che sorge dagli inferi. Impossibile non ricordare l’apocalittico Fuoco assassino di Ron Howard, un’epica riflessione sui limiti dell’individuo, sull’eroismo che rischia di spegnersi davanti alle fiamme.

È la storia di Fire Squad – Incubo di fuoco, che all’apparenza potrebbe sembrare una classica epopea pompieristica, fondata sull’enfasi e il patriottismo. Ma al di là delle pacche sulle spalle e della forsennata sfida col pericolo, si nasconde qualcosa in più. Gli incendi diventano lo specchio delle ossessioni dei protagonisti, delle loro insicurezze. Tutti i giorni sfiorano la morte per sentirsi vivi, per scappare dai problemi e dalle dipendenze, come il giovane Brendan, quasi un tossico di professione prima di entrare nell’unità dei Granite Mountain Hotshots.



Il film è strutturato come un war movie: nella prima parte gli uomini si allenano, si preparano alla “guerra”, nella seconda si lanciano nella mischia. Impariamo a conoscerli attraverso le loro insicurezze, la solitudine che cercano di colmare con la vicinanza dei compagni di squadra, una vera famiglia sulla quale contare nei momenti difficili.

Il lavoro rappresenta un approdo sicuro nella tempesta, dove vestire i panni degli eroi anche solo per un giorno. Ma i protagonisti di Fire Squad non hanno gli occhi blu e la baldanza di Steve McQueen in L’inferno di cristallo, ognuno fa i conti con le proprie debolezze. Il capo ha una bella moglie, ma fugge da un passato difficile e dalla responsabilità di essere padre. Brendan ha un figlio, però la droga lo sta rovinando e si sente perso, mentre Mack è il classico bad boy che insegue il divertimento per non pensare. Insieme formano un trio affiatato, la metafora dello yankee che sacrifica se stesso in nome di una missione che aiuti la comunità.



L’America si aggrappa ai suoi campioni e al “tratto da una storia vera”, per scansare le minacce interne ed esterne che ogni giorno tentano di metterla in ginocchio. Siamo dalle parti di Squadra 49, con le paure post 11 settembre che si concretizzavano nello sguardo sperduto di Joaquin Phoenix. Però Fire Squad non è solo un tributo, è anche una storia di esseri umani, che riesce a non perdersi sulla scia del classico blockbuster hollywoodiano.

Il regista Joseph Kosinski abbandona il territorio a lui congeniale della fantascienza, per spostarsi tra i boschi che bruciano e la disperazione di chi resta a casa. Non ci sono le motociclette al laser di Tron: Legacy o gli scenari desolanti di Oblivion. Qui Kosinski rimette i piedi per terra e si concentra sui sentimenti, appannati qua e là da un po’ di retorica. Niente di nuovo? Forse. Ma soprattutto nella magra estiva, Fire Squad può rivelarsi una buona forma d’ intrattenimento onesto, con un occhio all’attualità.

Fire Squad - Incubo di fuoco arriverà nei cinema dal 22 agosto con 01 Distribution.