Ma i tempi di Mr. e Mrs. Smith (il precedente film interpretato insieme) sono lontani, molto più dei dieci anni intercorsi. E per quanto ci sia di nuovo una coppia al centro della vicenda, con le sue dinamiche di attrazione e repulsione, la maturazione è evidente. Nonostante l'eccessiva insistenza a livello visivo, l'autoreferenzialità tecnica e stilistica e una ossessione per i dettagli che si esprime in ogni occasione possibile.
Come in precedenza la Jolie torna a parlare dei demoni di una condizione - quella femminile, prima che umana - che la tocca prfondamente, anche se in questo caso l'ambientazione marina e la scelta di scenografie e costumi sembrano talmente affettate da denunciare la volontà di omaggiare un cinema ormai lontano, art house e d'essai… di certo, vintage.
Ma la scelta di una veste tanto patinata e di personaggi di contorno (dai locali alla coppia di sposini con i quali i due iniziano un gioco voyeuristico e distruttivo) tanto funzionali e speculari non aiutano il film a raggiungere l'intensità lasciata presagire dal gioco di immagini e sospensioni. E anche le pulsioni autodistruttive e la confusa e mal direzionata ricerca di una dolorosa espiazione restano troppo condizionate dal formalismo. Così, il crescendo della tensione, e delle aspettative, affidati al dramma della ex ballerina piena di rimpianti Nessa e dello scrittore insoddisfatto e alcolista Roly purtroppo non si eleva molto più dei cliché che si possono immaginare.
By the Sea, in sala dal 12 novembre 2015, è distribuito da Universal Pictures