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Big Hero 6 - La recensione in anteprima

Un'altra Disney, ma sempre 'Classica', nella prima animazione targata Marvel

15.11.2014 - Autore: Mattia Pasquini, da New York
La firma Marvel sul 54esimo Classico Disney e' evidente, sin dalla scelta del tema (e non - ci tengono a sottolinearlo - nella realizzazione), ma - bando alle preoccupazioni dei puristi - in Big Hero 6 il risultato e' assolutamente soddisfacente e in tono con quanto sarebbe stato lecito attendersi. In ogni senso.

Delle origini fumettistiche (e strategiche) della storia gia' dicemmo in passato, per cui inutile insistere sulla voluta distanza presa dagli albi del 1998 e del 2008 dagli sceneggiatori, su cui torneremmo volentieri solo per un plauso, visto che la rappresentazione cinematografica di cui si parla si libera (anche in maniera molto cartoonistica) dall'estetica manga originaria, fin troppo di moda nella produzione cartacea per un certo periodo.



Il pubblico si amplia, il mezzo cambia, e - semmai - c'e' da stare attenti a replicare il recente Guardiani della Galassia, con il quale questo ha in comune una inusuale insistenza sul tema dell'elaborazione del lutto. Interessante, ma forse eccessivo, al limite del didascalico. Un ibrido strano, in definitiva, ma che col passare del tempo non smette mai di tenere legato a se' lo spettatore.

Costruito con attenzione, con la immancabile dose di esaltazione del diverso o del discriminato e una forte componente di incitamento a credere in se stessi e inseguire i propri sogni e talenti, Big Hero 6 ammicca a Steve Jobs (nel bene e nel male) e agli X-men, a Stargate e a Spider-man o Dragon Trainer, come a tanti altri riferimenti si voglia trovarvi, ma lo fa con garbo e misura e con un tocco di intelligenza nella gestione complessiva del materiale.



Non troppo grezzo, in verita', e decisamente didattico (anche a livello etico, con la lezioncina sull'evitare le scorciatoie), dopo una lunga introduzione e stabilite le premesse il film procede per gag senza pero' fornire motori narrativi del tutto convincenti. Ma questo, alla maggior parte del pubblico - quella giovanissima, presa dai maxigiocattoli volanti, e quella piu' teen, pronta a riconoscersi nella rabbia del protagonista e nella critica agli adulti - non dovrebbe preoccupare troppo.

Trascuriamo la ventata antropocentrica conclusiva (inattesa in un film tanto attento e politicamente corretto), rassegniamoci al ricorrente leit motiv delle lezioni che i piu' piccoli sanno riservare ai piu' grandi e non vergogniamoci di ridere alla gestione della biancheria intima suggerita dal piu' eccentrico degli eroici nerd - quello, per altro, scelto per la sorpresa nascosta dopo i titoli di coda, dove vedremo riapparire un immancabile habitue dei film Marvel (presente in un doppio cameo, stavolta) - e sara' facile uscire contenti dal viaggio a SanFranTokyo. E, magari, pronti al facilmente ipotizzabile sequel...


Big Hero 6, in uscita il 18 dicembre, è distribuito da The Walt Disney Company Italia

Per saperne di più:
La nostra intervista a Stefano Bethlen, Head of Theatrical Distribution and Marketing di The Walt Disney Company Italia
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