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A Star is Born - La recensione, Lady Gaga  offre una prova coraggiosa nel film di Bradley Cooper

La nuova versione di E' nata una stella arriverà nei cinema a ottobre

01.09.2018 - Autore: Mattia Pasquini, dalla Mostra di Venezia
Un po' Pigmalione, un po' Fantasma del palcoscenico, la storia di A Star is Born (E' nata una stella) può davvero considerarsi un classico moderno. A partire dalla sua prima apparizione del 1937, seguita dal musical con Judy Garland del 1954 e della versione rock con Barbra Streisand del 1976, sono decenni ormai che vediamo ripetersi l'epopea della giovane scoperta e del suo dissoluto e autodistruttivo mentore. Due maschere che qui vediamo indossate da Lady Gaga e Bradley Cooper, in uno dei film più importanti nelle rispettive carriere (e della Mostra di Venezia in corso, dove lo abbiamo visto), anche se sicuramente non un 'apice' per nessuno dei due.



Non un esordio facile alla regia per l'attore tre volte nominato al Premio Oscar (Il lato positivo, American Hustle, American Sniper), arrivato al film dopo il forfait di Clint Eastwood e di Beyoncé, ma al quale dobbiamo il colpo di genio di arruolare in sua sostituzione la cantante che - dopo le esperienze in Machete Kills, Sin City e American Horror Story - qui vediamo recitare da protagonista e in un ruolo drammatico praticamente per la prima volta. Un colpo da maestro, che sicuramente darà i suoi frutti al botteghino, con buona pace delle critiche, inevitabili.

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Nella prima fase, infatti, il film cresce, e l'onnipresenza del sorriso ammaliante del tormentato Jackson Maine ipnotizza, ma sin dall'incontro con la giovane promessa del pop iniziano ad accendersi delle spie. Ma lo svilupparsi della liaison, la favola cui assistiamo è di quelle cui si vuole credere, tanto più quando ci permette di scoprire una Lady Gaga inedita, alle prese con una propria personalissima sfida: di mettersi a nudo come mai prima. Anche se non si parla del fugace Full Frontal, che comunque catalizzerà l'attenzione di molti, quanto piuttosto del suo doversi - e volersi - non nascondere dietro al solito trucco (come dichiarato in conferenza)…



È nella fase dell'idillio prima e della caduta poi che il percorso inizia a farsi accidentato, purtroppo. A divenire terreno fertile per siparietti sdolcinati e stereotipi alla 'belli e maledetti' portati all'estremo, e non sempre supportati - come nella drammatica scena del pre finale - da un forma egualmente equilibrata e omogenea con il resto della vicenda. Eppure, nonostante questo, Cooper è bellissimo e molto bravo, la coraggiosa Miss Germanotta, funziona e convince, il film promette di essere assediato da orde di fan entusiasti e la colonna sonora di scalare le classifiche… Cosa chiedere di più a un film che probabilmente non aveva mai voluto essere originale?


A Star Is Born, in sala dall'11 novembre 2018, è distribuito dalla Warner Bros.

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