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A Christmas Carol

Se tre è il numero perfetto, il terzo tentativo di Robert Zemeckis di realizzare un film performance capture è quello decisamente vincente. Merito anche di un immenso Jim Carrey che dà vita ad uno degli Scrooge più memorabili del grande schermo.

A Christmas Carol - Jim Carrey

08.12.2009 - Autore: Pierpaolo Festa
La paradossale scommessa è pronta: può un film natalizio di casa Disney - girato nello splendido Digital 3D a suon di milioni di dollari - riuscire a spaventare i bambini? La risposta è: “certamente sì”. Ma non spaventerà solo i più piccoli, vi garantiamo che in certe scene riuscirà a far tremare perfino gli adulti.  Dal “Canto di Natale” di Charles Dickens sono già stati tratti almeno una cinquantina di versioni, ma non ne avete mai vista una così. Il regista Robert Zemeckis ha adattato questa favola nera mantenendo il suo aspetto dark e spingendola al massimo della forza visiva grazie alla performance capture.

A Christmas Carol

Al suo terzo tentativo in questo genere di animazione, Zemeckis fa pieno centro. Non zoppica più come le volte precedenti: “The Polar Express” ci aveva lasciato un po’ assonnati in sala, qualche anno dopo “La leggenda di Beowulf” era sicuramente un passo in avanti, ma ancora c’era la sensazione che mancasse qualcosa a livello visivo. E adesso arriva “A Christmas Carol”, un lungometraggio memorabile con tanti meriti. Primo su tutti? Be’ è scontato: Jim Carrey. Dopo essere passato dalla commedia demenziale, a quella per famiglie, al dramma, al genere sentimental-intellettuale e aver perfino indossato i panni del Grinch, questa volta l’attore ci dimostra e ci conferma di saper fare proprio tutto, perfino quando è in formato digitale. Non si è mai visto  uno Scrooge più credibile di questo (sebbene il nostro entusiasmo resti sempre per Michael Caine nel magnifico “Festa in casa Muppet”).

A Christmas Carol

E, per una volta, l’uso del 3D allontana qualsiasi pensiero di “ultima trovata commerciale”. Sin dall’inizio Zemeckis vi porta letteralmente il Natale in sala. La neve arriva sullo schermo e vi sembrerà di toccarla, di stare lì in mezzo nella Londra del diciannovesimo secolo e, a tratti, potreste anche avere freddo davanti a quest’uomo il cui cuore ha smesso di battere finendo nell’oscurità tanto tempo fa. Tenete d’occhio anche il resto del cast: certamente li riconoscerete anche in formato digitale, ma noi ve li segnaliamo comunque. Gary Oldman (è il commesso Bob), Colin Firth (il nipote Fred) e Robin Wright Penn nei panni di Belle, l’unico vero amore di Scrooge. Per il resto il mattatore Jim Carrey non si limita ad interpretare il protagonista in tutte le sue età (e qui sarebbe una chicca vedere i diversi toni di voce utilizzati nella versione originale), ma la sua performance si estende anche ai tre spettri natalizi (che poi sarebbero la coscienza del protagonista).

A Christmas Carol

Con “A Christmas Carol” Zemeckis sferra il suo colpo più potente all’interno di questo nuovo genere d’animazione. Cocciuto di farsi pioniere della nuova tecnica e sempre entusiasta, il regista ritrova più che mai fiducia in sé stesso e il pubblico in sala si ricorda del suo grande talento.

La pellicola è distribuita dalla Walt Disney Pictures.

Per saperne di più
Top Five: i mille volti di Jim Carrey
La nostra intervista ai produttori di A Christmas Carol
Il trailer del film