È ufficiale: HBO ha messo in cantiere l'episodio pilota di Watchmen, una serie TV basata sul capolavoro a fumetti di Alan Moore e Dave Gibbons che ha già ispirato l'omonimo film di Zack Snyder uscito nel 2009. La serie sarà sviluppata da Damon Lindelof, creatore di Lost e The Leftovers, che ne scriverà intanto il pilot.
Sono mesi che si parla di questo progetto, e di recente Lindelof aveva postato su Instagram la foto di una statuetta di Nite Owl, uno dei protagonisti della serie, per segnalare che lui e la squadra di sceneggiatori si erano messi al lavoro. Ma ora la conferma arriva direttamente da HBO, che ha commissionato il pilot e alcune sceneggiature degli episodi successivi. La speranza della rete via cavo è, come sempre, quella di trovare il nuovo Game of Thrones, visto che la serie di punta della rete si concluderà con la prossima stagione 8.
Lindelof, che ha lodato l'adattamento di Snyder, ha detto che la graphic novel originale da sempre influenza il suo stile: “I flashback, la narrazione non lineare, gli eroi profondamente imperfetti. Tutti elementi che cerco sempre di inserire in ciò che scrivo”. Vale la pena di sottolineare che Snyder, coinvolto inizialmente nel progetto, non ne fa più parte.
Pubblicato da DC Comics prima nel 1986 in una serie di albi, poi riuniti in volume nel 1987, Watchmen racconta una realtà parallela in cui gli eroi in costume (e l'unico vero superuomo Dottor Manhattan) hanno attivamente influenzato la storia. Il presidente Nixon è diventato praticamente un dittatore, la guerra fredda con l'Unione Sovietica si sta rapidamente tramutando in guerra nucleare e, parallelamente a questa pericolosa escalation, qualcuno inizia a uccidere gli eroi mascherati, resi fuori legge dal governo anni prima. Watchmen è tanto giallo quanto thriller politico, un romanzo a fumetti che riflette e indaga sulla figura del supereroe, la vera e propria mitologia americana moderna. Per molto tempo considerato inadattabile, ha trovato nel film di Snyder una traduzione fedele anche se un po' superficiale. Chissà che la serialità televisiva moderna non sia lo strumento giusto per rendere giustizia a un'opera così complessa.
Fonte: The Hollywood Reporter
