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Vicodin che passione!

Arriva su SkyUno direttamente dall'America "Nurse Jackie", infermiera drogata ed eticamente scorretta.

Nurse Jackie

05.03.2010 - Autore: Elisabetta Tirabassi
Showtime ama stupire, si sa. Lo fa da anni con i suoi prodotti irrispettosi che spaziano da serie dedicate a psicopatici ingaggiati dalla polizia come “Dexter”, passando per lo scrittore sessuomane di “Californication” fino ad arrivare al criticatissimo “Weeds” e alla sua comunità di “amanti della cannabis”.

Insomma, Showtime è sempre più spesso sinonimo di irriverenza. Un’irriverenza però non fine a sé stessa, ma capace di scoperchiare il vaso di pandora della presunta moralità della società americana e mostrarci gli aspetti più reconditi, criticabili e reali di questa.

E “Nurse Jackie” nuova serie dell’emittente, in arrivo su SkyUno dal 5 marzo alle 21:00, mantiene alta la fama del network. La protagonista di “Nurse Jackie” infatti è una infermiera che fa costantemente uso di antidolorifici per tamponare un dolore incessante e lancinante alla schiena, tradisce spudoratamente suo marito con il farmacista per procurarsi i suddetti antidolorifici e è pronta a fregarsene dell’etica professionale quando è di fronte ad un’ingiustizia. Nella prima puntata, per esempio, getta nel water l’orecchio di un maniaco.

Come era facile aspettarsi, quasi tutti i media hanno ribattezzato Jackie Peyton (egregiamente interpretata da Edie Falco) “Dr. House al femminile” e c’è da dire che la scelta dell’antidolorifico di cui abusa non ha aiutato ad evitare l’associazione: tra i tanti, infatti, Jackie ingoia flaconi interi del caro vecchio e ormai conosciutissimo Vicodin. Ma le somiglianze in fondo si fermano qui. Di tutt’altro stampo, rispetto al suo illustre predecessore, l’infermeria Peyton non vuole solo mettere alla prova le sue conoscenze e non ha bisogno di un’equipe di specializzandi per risolvere casi impossibili. Jackie è in prima linea nel pronto soccorso e combatte per ottanta ore consecutive con i piccoli drammi umani e con la meschinità di pazienti e parenti. Più umana e forse all’apparenza meno cinica, Jackie si barcamena tra una vita personale pronta a crollare sotto il peso di mille bugie e quella lavorativa che, seguendo ritmi assurdi, la costringe all’abuso di farmaci e al confronto con persone spesso altrettanto esaurite.

Ironico, a volte paradossale, questo nuovo telefilm ha scatenato parecchie polemiche e ha fatto infuriare l’ordine delle infermiere americane convinte che la serie infangasse il loro lavoro, Showtime però non si è fatta intimidire e ha dato fiducia ai suoi telespettatori, confidando nella loro intelligenza e nella loro capacità di giudizio. “Nurse Jackie” di certo non è nato come crociata contro le infermiere, ma al massimo racconta la storia di una di queste con i mezzi concessi al mondo della fiction. D’altra parte la stessa protagonista sa di non essere per niente un modello di irreprensibilità se nella puntata pilota si associa a Sant’Agostino, il meno puro della lunga schiera dei santi. Jackie, in fondo, sa benissimo di non essere priva di peccato ed è la prima a chiedere a Dio di “farla casta, ma non subito”.

Dal 5 marzo su SkyUno alle 21:00 “Nurse Jackie”.