NOTIZIE

The Post gratis in streaming su Rai Play: il giornalismo secondo Steven Spielberg

Noia da quarantena? Ecco un bel film da recuperare in streaming

The Post

24.03.2020 - Autore: Marco Triolo
Non sapete più cosa guardare? State facendo “zapping” disperato tra piattaforme streaming per un po' di intrattenimento? Niente paura, ecco un bel consiglio per ammazzare il tempo in quarantena: su Rai Play trovate The Post, uno dei più recenti film di Steven Spielberg. Tom Hanks e Meryl Streep sono i protagonisti di questo film di indagine politica, che racconta un momento storico che ha portato alla ribalta il quotidiano The Washington Post.



Il film. Nel 1971, Katharine Graham (Streep) è la prima donna alla guida del Washington Post in una società in cui il potere è di norma maschile. Ben Bradlee (Hanks) è il duro e testardo direttore del suo giornale. Nonostante Kaye e Ben siano molto diversi, l’indagine che intraprendono e il loro coraggio provocheranno la prima grande scossa nella storia dell’informazione con una fuga di notizie senza precedenti, svelando al mondo intero la massiccia copertura di segreti governativi riguardanti la Guerra in Vietnam durata per decenni. I due metteranno a rischio la loro carriera e la loro stessa libertà nell’intento di portare pubblicamente alla luce ciò che quattro presidenti hanno nascosto e insabbiato per anni.

Dietro le quinte. Spielberg ha iniziato a lavorare al progetto mentre curava la post-produzione di Ready Player One. Il regista prese d'istinto la decisione di dirigere dopo aver letto la prima stesura dello script, a opera di Liz Hannah. “Non era un progetto che poteva aspettare tre o due anni, era una storia che sentivo di dover raccontare oggi”, ha poi dichiarato. A dieci settimane dall'inizio delle riprese, Josh Singer, sceneggiatore de Il caso Spotlight, fu incaricato di rivedere lo script. Il 30 maggio 2017 iniziarono le riprese. Il 6 novembre il film era già montato e pronto per uscire a dicembre.



Perché vederlo. Perché si inserisce nella tradizione, tutta americana, dei film sulle grandi indagini giornalistiche. Perché ha due interpreti straordinari che è un piacere veder lavorare insieme. E perché ha il classico tocco spielberghiano, quella qualità da cantastorie che il regista di E.T. non ha mai perso. Inoltre, è un film che si concentra tanto sull'aspetto politico - mostrando l'importanza di avere una stampa libera e indipendente nell'economia di una nazione democratica - quanto su un aspetto sociale fondamentale. Ovvero la disparità di genere e la lotta controcorrente di una donna per far valere la propria voce ed essere presa sul serio in una società patriarcale e maschilista.