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THE GIFT

Un thriller spirituale nella provincia americana.

The Gift

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Gli incassi di questo ultimo lavoro di Raimi in America sono stati decisamente scarsi, ed anche la critica si è piuttosto accanita contro la pellicola, scritta da Billy Bob Thornton a quattro mani con Tom Epperson; possiamo capirne linsuccesso, in quanto The Gift è unopera sicuramente spiazzante, che gioca con il genere in maniera troppo intelligente e scopertamente autoriale per attirare il grande pubblico e ladesione della critica. Guardando il film con occhio più attento, si sarebbe potuto capire come il film altro non è che una rielaborazione personale di uno schema narrativo ormai vecchio e stra-usato. In un canovaccio che più convenzionale non si potrebbe, Raimi riesce allora ad inserire il suo preciso tocco autoriale, raggelando al massimo lazione e le scene di tensione, e prolungando invece i momenti di raccordo, con momenti che non fanno progredire la trama, ma danno al film il tono funereo e decadente che tanto ci ha affascinato. Il film, da horror o thriller che dovrebbe essere, si trasforma invece in dramma di anime povere, sia a livello materiale che spirituale, che cercano una via di riscatto dai propri peccati e soprattutto dal proprio destino. La presunta struttura gialla, che perciò non è il motivo portante delloperazione, viene così ad essere usata come pretesto dallautore per dirigere un film autoriale, visivamente accattivante, con dei bellissimi primi piani ed una fotografia molto scura e soffocante. Merito anche della sceneggiatura di Thornton, che usa senza scrupoli tutti i cliché del genere e poi vi aggiunge una forte caratterizzazione dei personaggi ed alcune trovane nello svolgimento della trama molto azzeccate, come nel finale ad esempio. Gli attori poi sono tutti convincenti, a partire dalla bravissima Cate Blanchett. The Gift è dunque un film che lascia piuttosto interdetti, che disattende in un certo qual modo le aspettative sia dello spettatore meno preparato che del critico smaliziato: in questo suo essere un ibrido tra prodotto di routine ed opera autoriale a tutto tondo sta però a nostro avviso la vera forza delloperazione, che conferma sicuramente il talento e la versatilità di Sam Raimi.