Non essere cattivo del 2015 è stato un film importante per tanti versi. In primis è stata l’ultima pellicola firmata in vita dal regista Claudio Caligari e portata a termine solo attraverso il lavoro intenso di Valerio Mastandrea. E' stato anche il progetto che ha lanciato la carriera di Alessandro Borghi e Luca Marinelli – protagonisti del film – e infine il film che in qualche modo ha segnato quella piccola grande rinascita del cinema italiano avvenuta nelle ultime due stagioni cinematografiche.
Siamo testimoni di una storia di amicizia tra due giovani uomini e un'analisi del cambiamento dello status delle borgate, passate da essere il luogo custode per eccellenza dell'innocenza non consumistica come raccontava Pasolini, a terra di abbandono definitivo alla falsità del sogno piccolo borghese.
Siamo testimoni di una storia di amicizia tra due giovani uomini e un'analisi del cambiamento dello status delle borgate, passate da essere il luogo custode per eccellenza dell'innocenza non consumistica come raccontava Pasolini, a terra di abbandono definitivo alla falsità del sogno piccolo borghese.
Il film. In Non essere cattivo Claudio Caligari, riprendendo idealmente il filo rosso di Amore tossico, torna a raccontare il territorio di Ostia e le persone che lo abitano e più in generale mostra agli spettatori con grande intensità com’è cambiata la borgata dal 1983 al 1995, anno in cui è ambientato il film. Per questo può essere considerato come sequel ‘morale’ del suo primo film. Protagonisti sono giovani uomini appartenenti alla classe popolare che tentano continuamente di sbarcare il lunario assumendo droga e lavorando al limite dell’illegalità mentre cercano comunque di emanciparsi dalla difficile situazione sociale. A riportarli continuamente indietro in questo tentativo – tutti e due insieme – sono la strada e le leggi della criminalità che agiscono secondo una violenta coazione a ripetere. A dividerli invece l’aspirazione di una vita alla rincorsa del sogno borghese (quello economico fatto di casa, macchina, lavatrice) – unica forma possibile di riscatto sociale - che affascinerà o deluderà entrambi i protagonisti con esiti alla fine differenti. A reggere il film è l’amicizia tra i personaggi di Borghi e di Marinelli, Cesare e Vittorio, affini per ambiente di nascita ma lontani per scelte in termini di lavoro, amore e stile di vita.
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Dietro le quinte. Claudio Caligari è noto per aver visto realizzati solamente tre film da regista nel corso della propria carriera: sono Amore tossico, L’odore della notte e Non essere cattivo. Quest'ultimo ha rappresentato la candidatura ufficiale dell’Italia per essere inserita nella rosa dei Miglior film stranieri agli Oscar del 2016.
La scena da antologia. Il confronto durissimo tra Cesare e Vittorio dopo che il primo sta da poco tempo provando a cambiare vita lavorando in un cantiere. Un dialogo pieno di sofferenza e rabbia che termina in una scena piena di schiaffi e di disperazione.
Perché vederlo.Post-pasoliniano, drammatico e poetico, è un film da vedere per riflettere e commuoversi.
I premi. David di Donatello al Miglior sonoro, Premio Pasinetti al Miglior film a Claudio Caligari e Premio Pasinetti al Migliore attore a Luca Marinelli.
Dove e quando. Sabato 9 settembre alle ore 22:45 su Rai 4.