NOTIZIE

Stasera in TV 8 luglio: Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie verso la guerra

Il secondo capitolo della nuova trilogia resta una tappa fondamentale per affrontare il film di Matt Reeves in arrivo nelle nostre sale.

11.07.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Il ritorno di Cesare (che il produttore Dylan Clark paragonò al Padrino) ci riporta nella saga che tanto scalpore fece negli anni '70, ma più che un sequel del remake di 1999: conquista della Terra (l'L'alba del pianeta delle scimmie del 2011), Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie si rifà sostanzialmente all'Anno 2670 ultimo atto del 1973. E attirò grandi plausi su Matt Reeves, regista di Cloverfield (e del prossimo Batman), che in questi giorni arriva in sala con il successivo capitolo del franchise: The War - Il pianeta delle scimmie.

Il film. 2026: In seguito a una pandemia che ha decimato la popolazione della terra, il fragile equilibrio tra gli uomini e la crescente comunità di scimmie evolute si rompe quando la fiducia reciproca viene meno. La lotta per la sopravvivenza ora dovrà essere contro i Primati guidati dall'evoluto Cesare, ex scimmia da laboratorio.



Dietro le quinte. Primo della saga, il film venne girato in 3D nativo, con una macchina da presa Alexa, ma per gli aspetti relativi alla parte tecnica vi rimandiamo al nostro 'viaggio' di qualche tempo fa negli effetti speciali 'da Oscar'. Molte delle difficoltà iniziali nelle riprese svoltesi nella foresta di Vancouver furono però limitate al maltempo (oltre che alle macchine da presa 3D), anche per la scelta di far passare due settimane e mezzo in un 'Ape Camp' - in uno studio di Vancouver - agli attori che avrebbero dovuto interpretare poi le scimmie, con gli stunt. Utilissimo per provare esercizi e sviluppare familiarità con i propri 'personaggi' e la loro mentalità. Purtroppo non solo, visto che l'intensa attività di 'Mo-Cap' in esterni comportò che gli attori nelle tute finivano per sudare tanto da sentirsi in imbarazzo nell'avvicinarsi agli altri presenti sul set…

Perché vederlo. Sicuramente a favore di Matt Reeves giocano la presenza di un immenso Andy Serkis e certa indulgenza sentimentale nei confronti del cult, ma questa Rivoluzione delle Scimmie ci offre livelli più profondi di interazione che quelli meramente 'action'. Si parla di princìpi più che di prìncipi e di rapporti stretti, come quelli con il 'cattivo' Koba, e con una notevole unità nel percorso, che promette ulteriori evoluzioni (oggi visibili nel nuovo The War - Il pianeta delle scimmie con cui la trilogia moderna si chiude). Scene di grande forza visiva e intriganti escamotage portano avanti un film comunque molto ricco e avvincente.



La scena da antologia. Più che quella del violento attacco all'insediamento umano da parte delle scimmie (nel quale si rivelano la vera essenza di Koba e le diverse anime della comunità, e possiamo godere l'omaggio al videogame Donkey Kong nel lancio di un barile da parte di un enorme gorilla) o dell'incontro precedente, nel quale gli uomini restano senza parole di fronte alle prime parole di Cesare, sceso dalla montagna per restituire la bisaccia a Jason Clarke e offrire le proprie condizioni di pace, è probabilmente la pantomima di Kobe con le due guardie, pronte a crederlo un buffo essere inferiore mal addestrato… erroneamente.

I premi. L'Empire Awards a Andy Serkis (scelto come Miglior Attore, e protagonista della nostra sorprendente intervista) fu l'unico riconoscimento ricevuto dal film. Che arrivò persino a raccogliere una Nomination all'Oscar per i Migliori Effetti Speciali (doppiata d quella dei BAFTA e da una delle otto candidature ai Saturn Awards 2015) e altre tre ai suddetti Empire.

Dove e quando. Alle 21.15 su Italia 1, canale 6 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.