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Stasera in TV, 7 febbraio: E venne il giorno… per rivalutare lo Shyamalan meno celebrato

Mark Wahlberg cerca di fermare la fine del mondo nel film che ha fatto tremare il mito del regista, ma che tra le righe nasconde più di un motivo per vederlo

07.02.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Sono passati quasi dieci anni dal E venne il giorno… di M. Night Shyamalan, oggi dominatore del boxoffice - soprattutto statunitense - con il suo ultimo Split. Ma il suo film più ecologista e catastrofico è stato a lungo sottovalutato e mal giudicato, anche dallo stesso protagonista Mark Wahlberg, qui al fianco della stellina Zooey Deschanel.

Il film. Un giorno, senza nessun preavviso e in pochi minuti, nelle principali città americane gli abitanti diventano testimoni di una serie di strane ed inquietanti morti. Dopo l'iniziale sgomento collettivo, il governo si mette alla ricerca di ciò che potrebbe aver causato tali scioccanti e angoscianti avvenimenti: c'è chi teme un attacco terroristico con una nuova, micidiale, arma chimica, chi un esperimento andato male e la conseguente diffusione di un virus letale. Elliot Moore, professore di scienze in un liceo di Philadelphia, insieme alla moglie e a un gruppo di amici decide di rifugiarsi tra le fattorie della Pennsylvania, convinto di sfuggire agli spaventosi attacchi, che con il passare del tempo si fanno sempre più violenti. Quando le speranze di salvezza sembrano ormai del tutto vane, Moore comprende che, forse, il futuro dell'umanità non è perduto per sempre.



Dietro le quinte. Per la prima volta il regista non ci offre il suo solito cameo, ma pur se non presente fisicamente in realtà - nella versione originale - è sua la voce del Joey che chiama Alma. Chi invece avrebbe voluto non apparire nel film, fu lo stesso Mark Wahlberg che dichiarò di essersi pentito di aver partecipato al film (che Shyamalan scrisse pensando espressamente a lui sin dall'inizio, da quando con il titolo di The Green Effect furono molte le produzioni a non puntare sul progetto dopo il flop del sottovalutato Lady in The Water), giustificandosi dicendo che voleva approfittare dell'occasione di interpretare un professore di scienze invece di un poliziotto o di un malvivente. Tra i rifiuti espliciti ci fu invece quello di Amy Adams, tentata per il ruolo di Alma, poi andato a Zooey Deschanel.

Perché vederlo. Per poterlo rivedere. Il paradosso non è peregrino, nonostante tutto, visto che come molti film di M. Night Shyamalan sono le visioni successive a rivelare di più del potenziale e dei significati del suo cinema. Proprio di quello più bistrattato, spesso, o meno digeribile al primo impatto. Il precedente Lady in the Water, d'altronde, fu esempio emblematico (bellissimo, ricco e commercialmente disastroso) di una tendenza che ritroviamo anche in questo film, verso il quale in molti si sono maldisposti di conseguenza. Un film visivamente semplice, a tratti poco concentrato su caratterizzazioni e contesto, nel quale però l'intenzione è di mettere al centro il messaggio, farlo risaltare, proprio in una cornice da B movie a tratti eppure capace di trasmettere inquietudine.



La scena da antologia. Resta un film di suggestioni, tutto sommato, più che di momenti topici, anche se forse la prima scoperta della stranezza in corso, a Central Park, con la gente paralizzata e che poi inizia a camminare all'indietro o ad autoinfliggersi ferite o suicidarsi (come nelle successive), lascia piuttosto interdetti… Altre, interessanti, restano quelle eliminate - purtroppo - dello scontro tra Elliot e Alma o di un concerto per piano finito in tragedia (e ripreso con il cellulare), comunque disponibili nella versione homevideo.

I Premi. Al netto delle nomination ai celebri Razzies, fortunatamente non tramutatesi in premi, ma sicuramente in pubblicità, il film può comunque vantare un ASCAP Award come film 'Top Box Office', ma anche l'IFMCA Award dell'International Film Music Critics per la miglior colonna sonora di un film Horror/Thriller vinta da James Newton Howard.

Dove e quando. Alle 21.15 su Rai 3, canale 3 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.