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Videointervista a M. Night Shyamalan: “Split, un film che è un trucco magico”

Il regista di Unbreakable e Il sesto senso torna a girare un thriller minimalista ambientato nella sua Philadelphia. Lo abbiamo incontrato in esclusiva

Shyamalan<br>

16.01.2017 - Autore: Servizio di Marco Triolo, montaggio di Paola Schettino Nobile (Nexta)


M. Night Shyamalan è sempre stato sinonimo di thriller di genere dai costi contenuti ma estremamente efficaci al botteghino, finché non ha abbandonato la strada per la via dei blockbuster con grandi effetti speciali (L'ultimo dominatore dell'aria e After Earth). Dallo scorso The Visit, però, è tornato a fare quello che gli riesce meglio e ha trovato nel produttore Jason Blum (Paranormal Activity, Insidious) il socio perfetto. Con il suo nuovo film, Split, Shyamalan prosegue un discorso iniziato con The Visit, un gioco tra i generi cinematografici creato per confondere e sorprendere lo spettatore. “Esistono diverse strutture narrative e quella di questo film per me è unica – ci spiega nel corso della nostra videointervista esclusiva – Volevo che il pubblico credesse di vedere un film di un certo genere e poi alla fine capisse di trovarsi in un genere diverso”.

Ideale, dunque, la scelta nel ruolo principale di un attore come James McAvoy, prototipo del bravo ragazzo al cinema. Il suo Kevin, un uomo affetto da disturbo dissociativo dell'identità, ha dentro di sé 23 personalità diverse, più una ventiquattresima che aspetta solo il momento di scatenarsi. “Volevo qualcuno di buono a interpretare un ruolo tetro perché volevo che il pubblico vedesse l'umanità in lui e arrivasse a provare qualcosa per il personaggio”. Il risultato è un film molto più diretto rispetto alla media della sua filmografia, in cui manca un vero twist finale (anche se una sorpresa c'è) e in cui “il trucco magico è la struttura stessa del film”.

In uscita il 26 gennaio, Split è distribuito in Italia da Universal Pictures. Qui il trailer del film.