Il canale La7 si aggiudica un'anteprima esclusiva che ben si sintonizza con quanto avviene nella politica estera e in particolare per quanto riguarda le elezioni di medio termine americane che si terranno il prossimo 6 novembre 2018.
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Mentre gli Usa torneranno al voto per rinnovare in parte i due rami di cui è costituito il Congresso americano, il Senato e la Camera dei rappresentanti, e per votare parte dei governatori dei diversi Stati, la nostra televisione manda in onda l'ultimo documentario in ordine di uscita al cinema che il regista ha dedicato alla comprensione dei fattori che hanno portato all'elezione di Donald Trump.
Il tempismo della messa in onda del provocatorio documentario, già uscito al cinema per soli tre giorni a fino ottobre in Italia, è particolarmente azzeccato. Perché lo stile semplice di Michael Moore e la sua totale capacità di incarnarsi nello sguardo disincantato dello spettatore, è stato spesso un modo per raccontare l'America e le sue contraddizioni a uno pubblico internazionale. E lo sarà anche questa volta in previsione di una data molto importante per capire come l'elettorato americano interpreta i primi due anni di Presidenza.
Il film. Dopo aver raccontato nel 2016 la campagna presidenziale di Trump in Michael Moore in TrumpLand, il nuovo documentario di Moore comincia cronologicamente appena dopo il momento in cui Trump viene effettivamente eletto. Successivamente il regista analizza diversi aspetti della politica americana degli ultimi anni. Dall'errata campagna presidenziale democratica, allo scandalo ambientale dell'acqua contaminata di Flint - luogo di nascita dello stesso regista - Moore viaggia nell'America del Midwest 14 anni dopo il suo grande successo, Farenheit 9/11, inverte le cifre del titolo per suggerire quello che per molti è stato decisamente un punto di svolta nella politica americana.
Dietro le quinte. Il documentario doveva essere finanziato in parte dalla Weinstein Company dei fratelli Weinstein già nel maggio 2017. La compagnia di produzione non tenne fede agli impegni presi in precedenza e con lo scoppio dello scandalo sessuale di Harvey Weinstein il film fu in un primo momento stoppato nella produzione.
La scena da antologia. Quando Moore innaffia il cortile del governatore di Flint con l'acqua avvelenata della città.
Perché vederlo. Un bel capitolo che riassume tanti dei valori e delle visioni raccolte in passato dal regista americano in tanti suoi lavori come Fahrenheit 9/11 e Bowling a Columbine; dall'analisi della politica, agli scandali americani, al discorso sulle armi oggi raccolto dal movimento Match for Our Lives.
Dove e quando. Alle ore 21:15 su La7.
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Dietro le quinte. Il documentario doveva essere finanziato in parte dalla Weinstein Company dei fratelli Weinstein già nel maggio 2017. La compagnia di produzione non tenne fede agli impegni presi in precedenza e con lo scoppio dello scandalo sessuale di Harvey Weinstein il film fu in un primo momento stoppato nella produzione.
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