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Stasera in TV, 31 gennaio: Argentero diviso tra Nigro e Gerini in Diverso da chi?

Nell'esordio di Umberto Carteni, un triangolo leggero e divertente per aprire gli occhi su realtà che molti ancora rifiutano

31.01.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Come sempre, nei film a tematiche gay per famiglie e grande pubblico, non mancarono le critiche per questo primo film di Umberto Carteni (fino ad allora 'assistente' in molte commedie italiane e successivamente regista di Studio illegale). Ma il suo Diverso da chi? raccolse molti plausi proprio dalla critica più attenta, oltre che dai tanti fan degli interpreti: Claudia Gerini, Luca Argentero, Filippo Nigro.

Il film. Piero (Luca Argentero), brillante trentacinquenne gay, è "fidanzato in casa" con Remo (Filippo Nigro) e vive in una città del nord-est. Per testimoniare il "diritto alla diversità" partecipa alle primarie del centrosinistra ma, per una serie di eventi imponderabili, le vince e si trova ad essere candidato sindaco, tra i pregiudizi degli avversari e lo sgomento del suo partito. Come può un gay diventare sindaco nel "profondo nord"? E per questo gli si affianca Adele (Claudia Gerini), moderata tutta d'un pezzo, contraria persino al divorzio, simbolo vivente dei valori tradizionali e conosciuta come "la furia centrista". L'inizio della campagna è un'ecatombe: Piero e Adele litigano su tutto. Ma Remo, più romantico, capisce le donne e fornisce al compagno consigli su come ingraziarsi Adele. Piero inizia a "corteggiare politicamente" la sua vice fino a trovare un accordo; ma la situazione gli sfugge di mano e i due vengono travolti da un'attrazione irresistibile. Galeotto fu il compromesso: il "gay duro e puro" e la "moderata di ferro" precipitano in una relazione segreta che va contro i loro valori, le loro identità, la loro linea politica. A questo punto Piero è a dir poco confuso: sceso in campo per difendere il diritto alla libertà sessuale, ora vive di nascosto una 'storia proibita' con una donna mentre, grazie alla campagna elettorale, è ormai un simbolo del movimento gay! Cosa diranno i suoi elettori? Cosa penseranno i suoi avversari? Ma soprattutto come dirlo a Remo?



Dietro le quinte. Se il suo personaggio si trova a dover sbrogliare una situazione imprevista e a risolvere dei dubbi inattesi, finendo con il sentirsi "due volte diverso", Luca Argentero non sembra aver avuto molti dubbi nell'accettare la parte, intrigante e interessante, per le sue "possibilità"… Come ci aveva rivelato, ammettendo di aver riflettutto in merito alla opportunità offertagli. Interessante fu la decisione della produzione di realizzare un facsimile del settimanale "A" di RCS Periodici in collaborazione con la stessa redazione della testata. Una operazione di product placement curata da Quantum Marketing Italia che presentava in copertina l'articolo 'Bonutti: nuova icona gay', corredato da foto del politico sorridente ed elegantissimo e immancabile intervista esclusiva.

Perché vederlo. Una commedia nata per assomigliare ai più celebri Quattro matrimoni e un funerale o Notting Hill, "sofisticata e raffinata" come la definì la produzione. Un risultato, che trascurando gli illustri confronti, può tutto sommato definirsi raggiunto, per la delicatezza posta nel trattare temi percepiti con sospetto in molti casi e sui quali è facile giungere allo scontro. Non senza riduzioni e semplificazioni, pur naturali nel genere. Ma la naturalezza è forse uno dei punti di forza della vicenda, sin dalle intenzioni, sviluppata con stile e senza giudizi o censure.



La scena da antologia. Fa sorridere che - tra le tante scene di seduzione, più esplicite (da camera da letto) o più cerebrali (nel tentativo di conquistare il bel Piero, tra sorprese dell'uno o dell'altro) - sia il vestirsi "da uomo" della sconcertata Adele a provocare il confuso oggetto del desiderio conteso e a meritarle il titolo di "devianza perversa".

I Premi. Ciak d'oro come Miglior attrice protagonista a Claudia Gerini, Globo d'oro per la Miglior opera prima a Umberto Carteni (che era stato nominato anche per la Migliore commedia) e Nastro d'argento per il Migliore soggetto a Fabio Bonifacci. Non poco. Considerate anche le varie Nomination: ai Nastri (Migliore commedia e Migliore produttore) e ai David di Donatello (Migliore regista esordiente, Miglior attore protagonista, Migliore attrice protagonista e Miglior attore non protagonista).

Dove e quando. Alle 21.21 su NOVE, canale 9 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.