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Stasera in TV, 30 novembre: Il principe cerca moglie con Eddie Murphy 

L'ennesimo - per quanto meno considerato - cult di John Landis, qui di nuovo al fianco del comico statunitense dalla risata irresistibile

30.11.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Indimenticato cult della filmografia di Eddie Murphy, Il principe cerca moglie di John Landis è molto più di quel che sembra, più di un B-movie, di una commedia demenziale o di un prodotto di cassetta. I nomi dei protagonisti, d'altronde, parlano da soli. Per tutto il resto, c'è la celeberrima risata del sempre incredibile Eddie.

Il film. Nella favolosa reggia africana di Zamunda, regna, adorato dai suoi sudditi, il re Jeffe Joffer con sua moglie e l'unico figlio erede al trono Akeem. Questi è circondato da ogni cura da premurosi servitori ed amabili e compiacenti damigelle, pronti non solo ad eseguire qualsiasi ordine del giovane principe ma addirittura a prevenire ogni suo desiderio. Non volendo sposare la donna scelta dal re a divenire la futura regina di Zamunda, Akeem convince suo padre a farlo partire per l'America con l'amico e servitore Semmi. Costoro, arrivati a New York, nel miserrimo e malfamato quartiere di Queens, prendono alloggio in un infimo alberghetto pieno di sporcizia e di gente poco raccomandabile. I due giovani iniziano a frequentare vari locali e conoscono diverse ragazze ma nessuna soddisfa Akeem. Fino a che, un giorno, su consiglio del barbiere Clarence, recatosi in un'assemblea per la causa della consapevolezza negra e fra gente urlante, un predicatore folle e una penosa esibizione di una "rock star", Akeem vede un'affascinante ragazza, Lisa McDowell, figlia del proprietario di un ristorante e decide di conoscerla meglio.



Dietro le quinte. Marchio di fabbrica di John Landis, nella metropolitana si può notare il poster di 'See you next wednesday', film inesistente che però era già apparso in Un lupo mannaro americano a Londra, Una poltrona per due e nel videoclip di 'Thriller'. Il film però, rischia di nascondere anche una delle prime apparizioni importanti di Samuel L. Jackson e Cuba Gooding Jr., il primo nei panni di un rapinatore (nel fast food), il secondo tra i clienti del barbiere dell'inizio. Curioso ricordare che del film venne prodotto anche il Pilot di una sitcom televisiva per la CBS, trasmesso il 4 luglio del 1989 anche se non successivamente prodotto.

Perché vederlo. Per la prima volta - con più successo che in altre occasioni successive - in Il principe cerca moglie (o Coming to America, in originale) Eddie Murphy si mette alla prova interpretando più personaggi nello stesso film. Ma qui il risultato funziona, tiene, forse perché più personale che in altri tentativi (mere imitazioni che non raggiunsero lo stesso effetto). E' probabilmente proprio quando il tono sale 'sopra le righe', con una rappresentazione quasi naive dei protagonisti e in certi duetti, che riesce ad emergere maggiormente l'espressività, compensando alcune debolezze della sceneggiatura. Uno spirito che traspare, con una sorta di dolcezza, e che conquista, e diverte. Purtroppo, il film segnò una forte frattura tra il regista e Murphy, che promise di non lavorare mai più con Landis (salvo tornare sulla sua decisione, dopo essersi riconciliato con l'ex amico, e chiamarlo per il successivo Beverly Hills Cop III - Un piedipiatti a Beverly Hills III del 1994).



La scena da antologia. Proprio John Landis, per altro, era stato voluto dall'attore per dirigere questo film dopo l'esperienza vissuta in Una poltrona per due nel 1983. Un cult natalizio che marca anche la sequenza scelta e che merita di non passare inosservata, per quanto sia solo una curiosità… Si tratta dell'incontro con i due barboni, ai quali Akeem consegna i soldi ricevuti da Zamunda, interpretati da Ralph Bellamy e Don Ameche, proprio i due 'Duke & Duke' miliardari dalla cui scommessa nasceva il presupposto del suddetto film con Eddie Murphy, Dan Aykroyd e Jamie Lee Curtis.

I Premi. A sorpresa nominato per due Oscar (per i Migliori Costumi di Deborah Nadoolman e per il Miglior Makeup di Rick Baker), il film non raccolse grandi riconoscimenti. Pur togliendosi qualche soddisfazione, come la vittoria ai Golden Screen tedeschi, quella di Nile Rodgers ai BMI Film & TV Awards e di Arsenio Hall agli American Comedy Awards (come 'Funniest' Non Protagonista) e agli Image Awards (insieme al premio per l'Outstanding Motion Picture).

Dove e quando. Alle 21.10 su Italia 1, canale 6 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.