NOTIZIE

Stasera in TV, 27 agosto: I cento passi, per ricordare l'esempio e il sacrificio di Peppino Impastato

Un biopic bello e toccante, un ritratto semplice e carico di forza che nel 2000 conquistò l'Italia e il Mondo

27.08.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Per tornare a raccontare la vera storia di Peppino Impastato, giovane comunista di Cinisi, vicino Palermo, ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978, giorno del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro. Perché il ricordo del suo coraggio possa essere ancora oggi di esempio, e più forte di ogni revisionismo, populismo, razzismo e paura. Onore al merito a Marco Tullio Giordana che con I cento passi ci permette di parlarne ancora, e di godere della splendida e sentita interpretazione del palermitano Luigi Lo Cascio, affiancato da un cast in buona parte composto da attori siciliani (Tony Sperandeo, Luigi Maria Burruano, Paolo Briguglia, Lucia Sardo e Andrea Tidona).

Il film. Cinisi, un paese siciliano come tanti; schiacciata fra mare e roccia, a pochi passi dall'aereoporto, fondamentale per il traffico della droga. Qui si è consumata la storia di Peppino Impastato, ribellatosi al padre mafioso e alla cultura del silenzio. Peppino viene portato "in società" dal padre che aspira per lui al destino di un capo. Ma qualcosa di quel mondo, che ha tutta l'apparenza di normalità, non lo convince, come ha il coraggio di dire dalla radio libera da lui stesso creata, Radio Aut, e attraverso il suo impegno politico… almeno fino al 9 maggio del 1978.



Dietro le quinte. Sono le implicazioni e le connessioni con il mondo esterno, piu' che le curiosità dal set quelle che forniscono le informazioni piu' interessanti… Come la canzone dei dei Modena City Ramblers, I cento passi, presente nella colonna sonora del film (per altro ricca di brani dell'epoca, da 'The House of The Rising Sun' dei The Animals a 'A Whiter Shade of Pale' dei Procol Harum), o la quasi omonima Centopassi del cantautore palermitano Pippo Pollina. O l'azienda vinicola a marchio Libera Terra, dallo stesso nome, che riunisce le cooperative impegnate a gestire i beni confiscati ai condannati per mafia. Come anche, per restare al film, le immagini presenti tra gli extra del dvd tratte da filmini amatoriali degli Impastato girati in superotto, concesse in esclusiva, e il documentario Nel cuore delle alghe e dei coralli di Antonio Bellia, Giovanni Giommi e Giacomo Iuculano nel quale si racconta il backstage del film e gli amici e familiari di Peppino.

Perché vederlo. 12 minuti di applausi dopo la proiezione alla 57ª Mostra  internazionale d'arte cinematografica di Venezia lo incoronarono come una delle vicende piu' toccanti, importanti, commoventi e vergognose insieme raccontate dal nostro cinema sulla Storia d'Italia. I meriti cinematografici - comunque presenti e innegabili (come testimoniano i premi raccolti, di cui vi diciamo di seguito) - in questo caso vengono sicuramente dopo il coraggio e il cuore di Marco Tullio Giordana e dei suoi attori, particolarmente impegnati nel rappresentare con affetto e solidarietà il sacrifcio di Peppino Impastato, giornalista, attivista e poeta italiano, membro di Democrazia Proletaria, un italiano di cui essere orgogliosi per la forza dimostrata nel lottare apertamente contro la mafia. Una lotta che in questo caso vediamo raccontata in maniera originale, asciutta eppure capace di dare una caratterizzazione del personaggio fortemente umana e 'semplice', rendendo una normalità cercata e non demagogica, esemplare in piu' di un senso.



La scena da antologia. La breve e simbolicamente interminabile passeggiata del giovane Impastato, dalla casa paterna a quella del padrone del Paese, il mafioso Tano Badalamenti, nuovo boss di Cinisi. I cento passi che Peppino non vuole più percorrere, come urla nello sfogo che finirà per costargli la vita. Insiema alla sua volontà di non accettare, non subire, non fare piu' finta di niente…

I Premi. Una importante nomination ai Golden Globe 2001 come Miglior film straniero fece il paio con il Premio della Mostra del cinema di Venezia 2000 per la Miglior sceneggiatura a Claudio Fava, Marco Tullio Giordana, Monica Zapelli. Il film vinse poi anche cinque David di Donatello (Miglior attore protagonista a Luigi Lo Cascio, Miglior attore non protagonista a Tony Sperandeo, Migliore sceneggiatura, Migliori costumi, David Scuola), il Nastro d'argento per la Migliore sceneggiatura, due Globi d'oro (Gran Premio della stampa estera e Miglior attore rivelazione) e due Ciak d'oro (per il Migliore attore non protagonista e i Migliori costumi).

Dove e quando. Alle 22:55 su Rai Movie, canale 24 del digitale terrestre e 14 della piattaforma satellitare TivùSat.