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Stasera in TV, 26 marzo: Il secondo tragico Fantozzi, la nascita di un Mito

Continuano le avventure del Ragionier Ugo, italiano tipo reso cult da Luciano Salce in una pietra miliare della nostra commedia

26.03.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Con Fantozzi e questo suo 'sequel' del 1976 - entrambi tratti dai libri omonimi - Paolo Villaggio creò un personaggio destinato a entrare nella leggenda, almeno nazionale. Per quanto spesso dileggiato o discriminato, i primi due film di una saga durata forse troppo restano commedie a buon titolo inserite nella storia del cinema nazionale.

Il film. Il ragionier Ugo Fantozzi è ancora protagonista, suo malgrado, di imprese disastrose. Sorteggiato per accompagnare al casinò di Montecarlo uno dei suoi principali, per portargli fortuna è costretto a rimpinzarsi d'acqua minerale fino a levarsi in aria come un palloncino. Tornato in Italia, partecipa a una cruenta battuta di caccia. A Genova, è tra i partecipanti al varo di una nuova nave, ma la bottiglia di champagne si infrange sulla sua testa invece che sullo scafo. Invitato a una festa a casa di aristocratici, si brucia il palato con dei pomodori piccanti e deve difendersi da un terribile alano che lo insegue fino a Roma. Quando si finge ammalato per portare la figlia Mariangela al circo, per non farsi scoprire da un suo superiore, anch'egli presente allo spettacolo, si nasconde nel cannone che lo 'spara' poi verso Agrigento...



Dietro le quinte. Per quanto Paolo Villaggio sia genovese, le vicissitudini del suo personaggio hanno un tale radicamento nella Roma di qualche anno fa da poter veramente realizzare una sorta di tour della memoria nei luoghi mostrati nel film. Dalla Scalea Bruno Zevi, di fronte alla Galleria di Arte Moderna di Villa Borghese (utilizzata per replicare la gradinata di Odessa nella parodia de La corazzata Potëmkin), al Cica Cica Boom di via Liguria 36 (l'ex Capriccio dietro Via Veneto, nel film il night club L’ippopotamo dove Fantozzi, Filini e Calboni passano la loro notte brava), dalla celebre Villa Miani di Via Trionfale 151 (sede della cena di gala) al condominio di via di Donna Olimpia 30, casa dei Fantozzi. Con puntatine alla Stazione Ostiense da dove parte il Duca Conte Semenzara o al Porto di Civitavecchia, scelto per la cerimonia del varo della nave.

Perché vederlo. Fantozzi e Il secondo tragico Fantozzi vengono spesso accomunati a una produzione più recente di Villaggio, che negli ultimi titoli della saga sul personaggio ha tentato di rinnovarlo nei modi più fantasiosi (o disperati, secondo alcuni), spesso non riuscendoci. Ma i primi due capitoli, sia per l'origine letteraria sia per la regia di Luciano Salce, restano delle perle del nostro cinema, capaci di una rappresentazione anche amara, ma rigorosa, di tipi - seppur ridicolizzati - che hanno imperversato nella nostra storia e di una divisione in classi nella quale affondano le nostre stesse radici.



La scena da antologia. "Trovare le scene migliori dei primi due Fantozzi è un'impresa ardua, tanti sono gli episodi geniali sparsi in due film" scrivevamo tempo fa isolando alcune 'scene cult' dei primi due film. Valga anche oggi quella considerazione, e quei consigli, ai quali possiamo solo unire la sequenza al casinò di Monte Carlo, nella quale Fantozzi da il peggio di sé costretto al rango di portafortuna dal Duca Conte Semenzara, impietoso nell'ordinargli "Si segga lo stesso" o "mi tocchi il sedere!" in nome del mantra indiscutibile "Tutto deve restare come quando ho vinto", prima della definitiva umiliazione.

Dove e quando. Alle 21:00 su Iris, canale 22 del digitale terrestre e 11 della piattaforma satellitare TivùSat.