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Stasera in TV 24 settembre: Big Eyes, Tim Burton e il suo biopic femminista

Riscopriamo insieme la vera storia della pittrice Margaret Keane vessata dal marito 

Big Eyes 

Big Eyes 

23.09.2017 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Tim Burton, inventore di sogni e ossessioni, ha percorso il cinema internazionale mostrando il proprio gusto artistico personale tra dark humor, favola surreale e dramma duro e puro.

Con Big Eyes aggiunge un tassello in più alla propria esperienza di autore e narra una favola a budget più ristretto rispetto ai voli pindarici di Mars Attacks e Alice in Wonderland, che tocca il tema del talento al femminile e degli ostacoli che si sovrappongono tra di esso e il raggiungimento della celebrità.

Quando a essere famosa è una donna, dice Burton, come in questo caso è famosa Margaret Keane (Amy Adams), pittrice realmente esistita la cui storia personale ed artistica implica un rapporto turbolento con il secondo marito, le cose si complicano. Il successo è una chimera. Quando poi il villain della situazione è interpretato da un attore grandissimo come Christoph Waltz possiamo dire con anticipo che la tensione drammaturgica è assicurata. 
 
Il film. Big Eyes racconta la vera storia di Margaret Keane, pittrice diventata nota negli anni Cinquanta e Sessanta grazie ai suoi ritratti con ragazzine molte piccole dotate di grandissimi occhi malinconici. Per lungo tempo il secondo marito di Margaret, Walter, firmò le opere al posto della moglie mettendo in ombra il grande talento della pittrice. Il pretesto usato più spesso da Walter fu il fatto che un pittore uomo avrebbe avuto più possibilità di una pittrice donna e per questo il film tocca tematiche persino femministe. 

 
Dietro le quinte. La pittura della Keane ha largamente influenzato la cultura di massa negli anni. Per esempio nella serie animata del 1998 Le Superchicche, le protagoniste sono ispirate proprio ai soggetti della pittrice. 
 
La scena da antologia. Il primo incontro tra Margaret e Walter, quando il personaggio di Walt tira fuori tutto il proprio fascino ingannevole. 
 
Perché vederlo. Un piccolo film rispetto ai lavori di Burton che tuttavia rende nota una storia molto affascinante. 
 
Dove e quando. Domenica 24 settembre alle ore 21:20 su Rai Movie. 
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