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Stasera in TV, 23 dicembre: L'attimo fuggente con Robin Williams 

Quale modo migliore per ricordare l'attore di Chicago se non rivederlo in una delle sue prove migliori e più emblematiche?

23.12.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Uno dei film più citati del grande Robin Williams, scomparso l'11 agosto 2014 e mai dimenticato. Non a caso, in quella occasione furono in molti a riportare la notizia approfittando di una delle battute più celebri del film di Peter Weir L'attimo fuggente. Una storia nella quale Williams diede il meglio di sé, commuovendo il pubblico come il suo personaggio aveva conquistato i suoi studenti (tra i quali spiccavano gli allora ventenni Robert Sean Leonard ed Ethan Hawke).

Il film. In un college molto tradizionale nel New England degli anni Cinquanta, capita un professore simpatico e anticonformista, che esorta i ragazzi ad affrontare lo studio e la vita seguendo le proprie idee e non quelle dei nonni. Uno degli studenti, entrato in conflitto con i suoi genitori, finisce per suicidarsi. Gesto per il quale, la responsabilità viene rovesciata sul professore. Lui sarà cacciato, ma i suoi allievi non lo dimenticheranno, portando avanti nelle loro vite gli insegnamenti ricevuti.



Dietro le quinte. Il film venne girato in ordine cronologico, sequenzialmente, in modo da ritrarre fedelmente lo sviluppo del rapporto tra gli alunni e il loro professore. Ovviamente, l'indimenticato Robin Williams, anche se inizialmente avrebbe dovuto essere Liam Neeson (ma anche Bill Murray e Mel Gibson vennero considerati), prima che arrivasse Weir al comando a sostituire niente meno che Dustin Hoffman, che avrebbe dovuto esordire alla regia con questo film e sul quale era stato costruito il personaggio di John Keating. A differenza di quanto accaduto per Hook, sul set Williams fu particolarmente 'sobrio' a causa del divorzio che stava affrontando in quel momento.

Perché vederlo. E’ un film che travolge con il suo idealismo, che colpisce al cuore per la sua capacità di ispirare gli spettatori di tutte le età. Che permette ai più giovani di identificarsi nel senso di disagio e di costrizione degli studenti, nel loro fuoco, nel loro desiderio di seguire l’arte o di trovare la loro strada nella vita. Votato come uno dei migliori 'School movies' di tutti i tempi, guardandolo da adulti emerge un tema ancora più profondo, che va oltre il contesto e trascende la poesia insita, quello della morte: Presente sin dall'immagine iniziale e resa spinta positiva a godere della vita, senza sprecare il tempo concessoci.



La scena da antologia. Girata tutta in una unica ripresa e originariamente pensata per essre girata in interni (prima che Weir avesse l'ispirazione giusta nel vedere che nevicava), la scena di Todd in lacrime è sicuramente una delle più toccanti, ma nessuno potrebbe negare che il momento più rappresentativo del film del regista australiano è quello dell'addio del professor Keating ai suoi studenti, per altro di recente parodiata - in versione splatter - dal Saturday Night Live.

I Premi. Premio Oscar per la Migliore sceneggiatura originale di Tom Schulman, il film ebbe le sue (altre) migliori soddisfazioni ai BAFTA inglesi, dove vinse il premio per il Miglior film (a Steven Haft, Peter Weir, Paul Junger Witt e Tony Thomas) e per la Miglior colonna sonora (a Maurice Jarre) dopo aver raccolto sei nominations totali. Altre 4 ai Golden Globe e i premi nazionali francesi (César al Miglior film straniero) e italiani (Nastro d'Argento e David di Donatello).

Dove e quando. Alle 21.15 su Rai 3, canale 3 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.