Un cast incredibile riunito per un vero cult del crime movie e della commedia sofisticata datato 1976, Invito a cena con dellitto di Robert Moore (al primo dei quattro film diretti a partire da sceneggiature del geniale Neil Simon) è uno di quei film che riescono a incollare allo schermo nonostante lo si sia visto già mille volte. Come promette di fare anche questa sera.
Il film. Chi è Lionel Twain? Il misterioso quanto eccentrico miliardario che ha promesso un un milione di dollari esentasse a quello tra i cinque più famosi detective del mondo che riuscirà a risolvere il misterioso caso di un omicidio ancora da compiere… Un belga, un cinese, due coppie di statunitensi molto diverse tra loro e un britannico: sono loro gli investigatori sfidati, e insieme le potenziali vittime del gioco letale organizzato in un castello isolato dal quale è impossibile scappare.
Dietro le quinte. Non solo la struttura del film rimanda ai Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, ma è preso direttamente da King Kong l'urlo usato per il campanello della porta d'ingresso (quello di Fay Wray). Le citazioni sono tali e tante che gli stessi attori sembrano aver avuto una esperienza unica nel girare questo film, anche divertendosi… come risulta facesse Peter Sellers, in vena di scherzi. Dei tanti che si raccontano, l'aver chiamato Neil Simon nella notte, fingendosi Alec Guinness, perché facesse delle modifiche alle scene scritte sembra non aver entusiasmato i due interessati. In compenso, Sellers regalò a tutti un foto ritratto scelto dalle tante foto scattate da lui stesso durante la lavorazione. Come lui, molti altri impiegarono in maniera interessante il tempo speso sul set del film… Come Maggie Smith e James Coco nelle loro partite si scarabeo, Truman Capote e Neil Simon rivedendo le bozze dei loro prossimi libri e soggetti, Peter Falk passeggiando ininterrottamente davanti alla propria roulotte e Alec Guinness leggendo lo script di Guerre Stellari, appena ricevuto.
Perché vederlo. Il citazionismo e l'autoironia con cui attori come Peter Sellers, Peter Falk, Alec Guinness, Truman Capote, David Niven e Maggie Smith si mettono in gioco è secondo solo alla capacità di un vero mito come Neil Simon di costruire intorno a loro un tourbillon di trame possibili e di ridicoli scheletri 'da armadio' che piano piano si svelano. Spostandoci nel metacinematografico, invece, quale altra occasione potreste avere di trovare fianco a fianco - seppur nella loro forma parodistica e alternativa (con nomi storpiati ma riconoscibili) - pilastri del genere Crime come Charlie Chan (qui Sidney Wang, interpretato da Sellers), Nick e Nora Charles della serie di Dashiell Hammett sull'uomo ombra (Dick e Dora Charleston, David Niven e Maggie Smith), Hercule Poirot (ovvero il Milo Perrier di James Coco), Sam Spade (il Sam Diamante di Peter Falk) e Miss Marple (nella versione 'sregolata' della Jessica Marbles di Elsa Lanchester).
La scena da antologia. Dalle presentazioni, alla sequela di deduzioni fino al finale multiplo e stratificato vi consigliamo di non perdere nemmeno un minuto del film. Del quale avremmo voluto vedere almeno una delle quattro scene eliminate, quella in cui un simil Sherlock Holmes (con l'immancabile Dottor Watson, interpretati da Keith McConnell e Richard Peel) arrivava al maniero proprio mentre tutti gli altri stanno lasciandolo. Pare - stando a quanto dichiarato dall'autore Ron Haydock - che fossero in realtà loro a dare la definitiva soluzione del mistero, se non che la loro apparizione venne ridotta prima a un cameo e poi eliminata del tutto.
Dove e quando. Alle 21:10 su La7d, canale 29 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.
Il film. Chi è Lionel Twain? Il misterioso quanto eccentrico miliardario che ha promesso un un milione di dollari esentasse a quello tra i cinque più famosi detective del mondo che riuscirà a risolvere il misterioso caso di un omicidio ancora da compiere… Un belga, un cinese, due coppie di statunitensi molto diverse tra loro e un britannico: sono loro gli investigatori sfidati, e insieme le potenziali vittime del gioco letale organizzato in un castello isolato dal quale è impossibile scappare.
Dietro le quinte. Non solo la struttura del film rimanda ai Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, ma è preso direttamente da King Kong l'urlo usato per il campanello della porta d'ingresso (quello di Fay Wray). Le citazioni sono tali e tante che gli stessi attori sembrano aver avuto una esperienza unica nel girare questo film, anche divertendosi… come risulta facesse Peter Sellers, in vena di scherzi. Dei tanti che si raccontano, l'aver chiamato Neil Simon nella notte, fingendosi Alec Guinness, perché facesse delle modifiche alle scene scritte sembra non aver entusiasmato i due interessati. In compenso, Sellers regalò a tutti un foto ritratto scelto dalle tante foto scattate da lui stesso durante la lavorazione. Come lui, molti altri impiegarono in maniera interessante il tempo speso sul set del film… Come Maggie Smith e James Coco nelle loro partite si scarabeo, Truman Capote e Neil Simon rivedendo le bozze dei loro prossimi libri e soggetti, Peter Falk passeggiando ininterrottamente davanti alla propria roulotte e Alec Guinness leggendo lo script di Guerre Stellari, appena ricevuto.
Perché vederlo. Il citazionismo e l'autoironia con cui attori come Peter Sellers, Peter Falk, Alec Guinness, Truman Capote, David Niven e Maggie Smith si mettono in gioco è secondo solo alla capacità di un vero mito come Neil Simon di costruire intorno a loro un tourbillon di trame possibili e di ridicoli scheletri 'da armadio' che piano piano si svelano. Spostandoci nel metacinematografico, invece, quale altra occasione potreste avere di trovare fianco a fianco - seppur nella loro forma parodistica e alternativa (con nomi storpiati ma riconoscibili) - pilastri del genere Crime come Charlie Chan (qui Sidney Wang, interpretato da Sellers), Nick e Nora Charles della serie di Dashiell Hammett sull'uomo ombra (Dick e Dora Charleston, David Niven e Maggie Smith), Hercule Poirot (ovvero il Milo Perrier di James Coco), Sam Spade (il Sam Diamante di Peter Falk) e Miss Marple (nella versione 'sregolata' della Jessica Marbles di Elsa Lanchester).
La scena da antologia. Dalle presentazioni, alla sequela di deduzioni fino al finale multiplo e stratificato vi consigliamo di non perdere nemmeno un minuto del film. Del quale avremmo voluto vedere almeno una delle quattro scene eliminate, quella in cui un simil Sherlock Holmes (con l'immancabile Dottor Watson, interpretati da Keith McConnell e Richard Peel) arrivava al maniero proprio mentre tutti gli altri stanno lasciandolo. Pare - stando a quanto dichiarato dall'autore Ron Haydock - che fossero in realtà loro a dare la definitiva soluzione del mistero, se non che la loro apparizione venne ridotta prima a un cameo e poi eliminata del tutto.
Dove e quando. Alle 21:10 su La7d, canale 29 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.