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Stasera in TV, 20 gennaio: La Marcia dei pinguini vi attende, portate tutta la famiglia!

I dolcissimi protagonisti di ben due film - e un Premio Oscar - tornano in tv per commuovervi e sensibilizzarvi.

20.01.2018 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Presentato come "La storia più emozionante mai raccontata", La marcia dei Pinguini di Luc Jaquet sull'annuale migrazione dei pinguini imperatore fu una sorta di 'C'era una volta in Antartide' capace di affascinare il pubblico di ogni età e di radunare genitori e figli, per una volta ammaliati dalla stessa meraviglia.

Il film. La storia dei pinguini imperatore è unica al mondo: Riunisce amore, dramma coraggio e avventura e ha come protagonista un popolo pronto a qualunque sacrificio per generare la vita. Una storia che solo la natura poteva inventare e che da millenni si ripete tra i ghiacci impervi dell'Antartide.



Dietro le quinte. Inutile ribadire la scelta della voce narrante di Fiorello, ben esplicitata sin dal poster e tra i punti di forza della promozione del film (che in originale venne affidato a Morgan Freeman, che effettuò l'intera registrazione in un solo giorno). Più curioso ricordare che il Premio Oscar ebbe l'insolito record di aver raggiunto un incasso più alto di tutti e cinque gli altri film nominati alla statuetta di 'Best Picture' (restando però dietro al Fahrenheit 9/11 di Michael Moore, in testa come miglior incasso per un documentario). Per tornare alla realtà, vale la pena suggerire di recuperare l'extra sull'Antartico presente nel dvd, per conoscere meglio il Pinguino Imperatore, il più alto e pesante di tutti, e saperne di più su questi animali, sempre più a rischio (solo pochi mesi fa l'analoga marcia dei pinguini di Adelia ha visto giungere a destinazione solo due cuccioli su una comunità di 36.000 esemplari).

Perché vederlo. "Un'avventura spettacolare, girata ai confini del pianeta che toglie il fiato e si incolla alla memoria" era la frase di lancio, poche volte tanto adeguata e rispondente al vero. Soprattutto se goduto in originale - per cui senza il doppiaggio 'protagonista' realizzato in Italia - e con la possibilità di abbandonarsi alla commozione che suscitano le immagini. Magistralmente montate e contrappuntate da un commento sonoro premiato (in Francia) e dalle musiche di Emilie Simon. Il risultato è un riuscito esempio di documentario 'mainstream', perfetto per un pubblico molto vario e per riunire intere famiglie, in cui la realtà emerge in tutta la sua drammaticità a bilanciare i rischi di retorica, ma senza impedire il divertimento. Assicurato e pronto a rinnovarsi, come l'epopea che vi aspetta (e che potreste continuare con il sequel uscito nel 2017, La marcia dei pinguini - Il richiamo).
 


La scena da antologia. Splendide immagini si susseguono per l'intera durata del film, e certo la commozione cresce nel vedere i piccoli riunirsi alle madri amorevoli, o iniziare ad affrontare la vita. Ma sono forse i pericoli che li attendono quelli che colpiscono maggiormente, tanto nella sequenza dell'attacco dell'avvoltoio, quando il difficoltoso passaggio dell'uovo dalla femmina al maschio.

I premi. Fu una sorpresa per molti la vittoria del Premio Oscar per il Miglior Documentario, ma d'altronde i quasi 80 milioni di dollari incassati solo negli Stati Uniti (127 in totale) furono un riconoscimento ancor più apprezzato. E oltre ai tanti premi e nomination raccolti in giro per il mondo, vale la pena segnalare anche il Miglior Sonoro dei Cesar francesi e il Women Film Critics Circle Award nella categoria Best Equality of the Sexes.

Dove e quando. Alle 22.55 su Italia 1, canale 6 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.