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 Stasera in TV 2 agosto: Dio esiste e vive a Bruxelles, dal Belgio una rivelazione dissacrante

Un piccolo grande caso cinematografico del 2015 che è un piacere ritrovare sul piccolo schermo, per riuscire a 'scherzare coi santi' e divertirsi...

02.08.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Il NUOVISSIMO (o Nuovo Nuovo) Testamento secondo il regista belga di Toto le héros, Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco Van Dormael è una nuova surreale e dissacrante fantasia, una satira senza confini che non risparmia nessuno e che non mancherà di conquistarvi, quali che siano le vostre credenze…

Il film. "Dio esiste e vive a Bruxelles. Appartamento tre camere con cucina e lavanderia, senza una porta di entrata e di uscita. Si è parlato molto di suo figlio, ma poco di sua figlia... sua figlia sono io". Non è facile essere la figlia di Dio. Ea, undici anni, lo sa bene: suo padre - anzi, suo Padre - É odioso e antipatico e passa le giornate a rendere miserabile l'esistenza degli uomini. È una situazione che non puÒ andare avanti, ma come risolverla? Dopo l'ennesimo litigio, Ea scende tra gli uomini per scrivere un Nuovo Testamento che ci permetta di cercare la nostra felicità; ma, prima di andarsene, usa il computer del Padre per liberarci dalla più grande delle nostre paure inviando a ciascun essere umano un sms con la data della propria morte.



Dietro le quinte. Interessante notare che lo stesso Jaco Van Dormael appare in un cameo nel film, nei panni dell'uomo ucciso da un bus pochi secondi dopo aver raggiunto il fatidico messaggio con la propria data di morte… In un altro momento, sempre il regista scelse di autocitarsi, con un riferimento al protagonista del suo precedente The Eight Day (1996) anch'egli affetto dalla sindrome di Down come il George che rischia di venir ucciso dalla madre. Infine, vale la pena ricordare che la pellicola venne designata come rappresentante del Belgio alla selezione per l'Oscar al miglior film straniero 2016, finendo con l'arrivare alla short-list di dicembre.

Perché vederlo. Un nuovo Messia del tutto particolare, una bimba figlia di Dio e scappata di casa con intenti vendicativi nei confronti dell'onnipotente padre. La ribellione adolescenziale qui viene distorta e sfruttata con successo, riuscendo ad inscenare un susseguirsi di situazioni paradossali e di momenti geniali, fino al cambio di direzione e alla nuova 'rivelazione' che mette proprio gli uomini - e le donne, apostoli aggiunti e non - al centro della vicenda. E permette la loro vera rivoluzione: il raggiungimento di una consapevolezza e autodeterminazione rese impossibili a volte da una religione spesso castrante, più che ispiratrice. Dogmi da scardinare per disperazione e/o con ironia, per esser finalmente liberi.



La scena da antologia. Un succedersi di trovate (inclusa l'apostolo Catherine Deneuve), tra le quali è oggettivamente e soggettivamente difficile scegliere… Anche se la scoperta di Ea della sadica attività del Padre, chiuso nel suo studio a lavorare al vecchio computer con cui gestisce l'Umanità, e i suoi riferimenti al fratello J.C. (Gesù) scappato di casa in precedenza sono sicuramente tra le migliori!

I premi. Nominato ai Golden Globes e ai Cesar francesi, il film raccolse riconoscimenti - oltre a quello degli EFA europei per la scenografia di Sylvie Olivé - da parte di molti festival minori tra i più attenti alle nuove tendenze cinematografiche. Come il Biografilm di Bologna (premio del pubblico) o quello di Sitges… per non parlare dei 4 Magritte Awards portati a casa (su 8 candidature).

Dove e quando. Alle 21.15 su Rai 3, canale 3 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.