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Stasera in TV 16 maggio: i segreti di Al Pacino in La regola del sospetto

L'attore hollywoodiano è l'agente della CIA che insegna a noi e a Colin Farrell a non fidarsi mai di niente e nessuno.

16.05.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Dopo Thirteen Days, sulla Crisi dei missili di Cuba, Roger Donaldson continuò a occuparsi di segreti americani, stavolta in forma più mainstream e avventurosa in La regola del sospetto. Miscelando le diverse anime della CIA nei personaggi affidati ad Al Pacino e Colin Farrell, in un film coinvolgente e spiazzante che non permetterà allo spettatore di distrarsi un attimo.

Il film. James Clayton è uno dei più intelligenti allievi del paese ed è la persona che Walter Burke vuole reclutare per l'Agenzia. Proprio mentre si delinea il suo ruolo, James viene incaricato di scoprire una talpa all'interno dell'Agenzia. Tra continui colpi di scena e capovolgimenti delle situazioni James capirà di poter contare solo su due cose: il "non fidarsi di nessuno" e "niente è ciò che sembra"...



Dietro le quinte. Le immagini usate nella sequenza dei titoli di testa sono delle vere foto di infanzia di Colin Farrell con suo padre Eamon; come anche la frase con cui cerca di rimorchiare al bar ("sono appena uscito di galera") è una di quelle utilizzate davvero dall'attore in quel tipo di occasioni. Girato nel 2003, il film è un enorme spot per i cellulari Motorola, gli unici utilizzati, e per la Apple, visto che non appare nessun prodotto Microsoft in scena, soppiantati da Macintosh di ogni tipo (e dal browser Opera, il cui sfruttamento venne concesso dalla Opera Software ASA).

Perché vederlo. La mano del regista guida più di altre volte un film dal ritmo sostenuto ed estremamente dipendente dal sincronismo tra gli attori protagonisti. Tra i quali spicca, al solito, un grande Al Pacino, gigione e carismatico come ormai ci ha abituato (soprattutto in questo nuovo millennio). Forse troppo ammiccante, in generale, il prodotto finale resta un esempio di cinema artigianale di genere ottimamente costruito. E per quanto contorto ed eccessivamente cervellotico, a volte, si rivela interessante per il continuo sottolineare tecniche di manipolazione che ci circondano e delle quali non sempre siamo del tutto consapevoli.



La scena da antologia. Per un film che conta solo tre morti nel suo svolgimento, inutile concentrarsi su sequenze violente o momenti spettacolari… Meglio evidenziare la scena in cui Farrell viene interrogato dall'esaminatore della CIA che gli chiede - in originale - "Would you rather ride on a train, dance in the rain or feel no pain?": frase che, al di là della sua musicalità, fa riferimento a una serie di successivi accadimenti che lo vedranno protagonista nel corso della vicenda (e che non dettagliamo per non spoilerare ulteriormente).

I Premi. Di fatto, e clamorosamente, solo una nomination: per Colin Farrell ai MTV Movie Awards messicani . In realtà l'attore ebbe cinque nomination nella paradossale categoria di 'Miglior Colin Farrell in un film' avendo ben cinque film 'in concorso': Daredevil, Veronica Guerin, In linea con l'assassino, La regola del sospetto, appunto, e S.W.A.T. - Squadra speciale anticrimine, che vinse.

Dove e quando. Alle 21.00 su Iris, canale 22 del digitale terrestre e 11 della piattaforma satellitare TivùSat.