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Stasera in TV 14 agosto: Julie Andrews cambia sesso in Victor Victoria

Un cult firmato Blake Edwards, divenuto immortale come tutti i suoi film e in qualche modo anticipatore di una sensibilità ancora oggi non banale.

14.08.2018 - Autore: Mattia Pasquini
L'ultima delle dieci collaborazioni di Julie Andrews con il marito Blake Edwards, Victor Victoria si è rivelato un Instant Classic nella sua semplicità e genialità… Un marchio di fabbrica del grande regista statunitense di Skin Deep - Il piacere è tutto mio e Nei panni di una bionda (solo per citare le sue altre divagazioni su generi e identità sessuale) e un divertente riadattamento di un paio di film europei degli anni '30 e '50 (Georges et Georgette, First a Girl e Viktor und Viktoria).

Il film. Per la povera e giovane cantante lirica Victoria Grant (Julie Andrews) non è facile trovare un ingaggio nella Parigi del 1930. Con l'aiuto del suo amico gay Toddy (Robert Preston), decide di impersonare il ruolo del Conte Victor Grezhinski...



Dietro le quinte. Una sceneggiatura scritta in un solo mese, a detta dello stesso Edwards, che si trovò più volte a negare la voce che voleva esser stato Tom Selleck la prima scelta per il ruolo di King Marchand, sin dall'inizio pensato invece per James Garner. In compenso era vero che nel primo tentativo di produzione del film - nel 1978 - la Andrews avrebbe dovuto esser affiancata da Peter Sellers, purtroppo deceduto nel 1980 mentre la coppia stava filmando S.O.B.

Perché vederlo. Siamo oltre lo slapstick più classico, ma un Maestro (vero!) come Blake Edwards dimostra una volta ancora di poter fare tutto, soprattutto nel genere della commedia - a lui tanto caro - e su temi che giocano con convenzioni e aspettative. A volte sopra le righe, come altrove in alcune produzioni degli ultimi anni, il regista della Pantera Rosa e Colazione da Tiffany regala un divertissement per ragazzi 'cresciuti' senza paura di provocare né di confrontarsi con il genere musicale, tra classici e riferimenti. Un 'non troppo Guilty' Pleasure che alleggerì gli animi di ambo i sessi in un momento in cui il mondo tremava per la diffusione dell'AIDS.
 

La scena da antologia. Non le servì fingere, né impegnarsi in una delle sue più mirabili interpretazioni, perché Julie Andrews si mostrasse terrorizzata dallo scarafaggio 'trovato' nell'insalata nella scena al ristorante… Non facile da realizzare, per altro, visto che gli animali furono congelati e posti in una sorta di animazione sospesa per poi esser rivitalizzati con degli asciugacapelli (nella speranza che andassero nella direzione giusta).

I premi. 7 Nomination ai Premi Oscar e una vittoria, Per la Miglior colonna sonora a Henry Mancini e Leslie Bricusse, ma anche un Golden Globe (su 5 cadidature, per Julie Andrews come Miglior Attrice), il César per il Miglior Film Straniero e due David di Donatello, per la Miglior Sceneggiatura straniera e la Miglior Attrice Straniera.

Dove e quando. Alle 23.15 su La7, canale 7 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.