Questa sera, in seconda serata, Rai Movie propone il penultimo film di Nanni Moretti (terzultimo, se includiamo il documentario Santiago, Italia), Habemus Papam. Attraverso il suo punto di vista di ateo, Moretti racconta la più importante figura della Chiesa, esplorando l'essere umano sotto la figura istituzionale, politica e religiosa...
Il film. Morto un papa, se ne fa un altro. Ma il neoeletto (Michel Piccoli) è preda a dubbi e ansie, depresso e timoroso di non essere in grado di assolvere il suo compito. Il Vaticano chiama allora uno psicanalista (Nanni Moretti) perché lo assista e lo aiuti a superare i suoi problemi.
Dietro le quinte. Moretti non poté girare realmente al Vaticano, e la stampa cattolica si è poi divisa sul film tra chi lo ha lodato e chi ne ha invece criticato il ritratto del Papa. Le immagini del funerale del papa precedente sono quelle del funerale di Giovanni Paolo II, anche se il nome non viene mai menzionato. Curiosamente, due anni dopo l'uscita del film, Benedetto XVI divenne l'ottavo papa della storia ad abdicare.
Perché vederlo. Perché racconta come dietro ogni grande figura, anche quando su di essa viene proiettata dalla gente una venerazione religiosa, si nasconda un essere umano con dubbi e debolezze. E perché Michel Piccoli è fantastico nel ruolo del papa ribelle.
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La scena da antologia. Il torneo di pallavolo che viene organizzato sotto le finestre del papa per incoraggiarlo a uscire dalla depressione.
I premi. Sette Nastri d'Argento, tre David di Donatello, tre Ciak d'Oro. Michel Piccoli ha inoltre vinto un European Film Award e un premio al festival di Bari.
