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Serie Cult: 10 ragioni per amare Friday Night Lights

Football e provincia americana sono la spina dorsale delle cinque stagioni dello show che ci ha regalato emozioni e attori da tenere d'occhio

16.03.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Andata in onda dal 3 ottobre 2006 al 9 febbraio 2011 sulla NBC, Friday Night Lights è spesso dimenticata quando si parla di produzioni televisive di alto livello e dalla forte presa sugli spettatori. Come High School Team, di fatto meno considerata o poco conosciuta da una parte troppo ampia del pubblico italiano, la serie è stata trasmessa da Fox e Joi (e poi da Rai 4) a partire dal 2007, proseguendo le vicende viste nel film omonimo di Peter Berg con Billy Bob Thornton (Friday Night Lights, appunto, del 2004). Una storia che ha le sue radici nel libro Friday Night Lights: A Town, a Team, and a Dream di H.G. 'Buzz' Bissinger, cugino di Berg, e nella storia vera dei Permian Panthers di Odessa, in Texas.

I 76 episodi distribuiti sui cinque anni di narrazione ci raccontano una storia leggermente diversa da quelle, in grado comunque di avvincere, emozionare e commuovere nonostante le vicissitudini attraversate dalla produzione, che nella sua seconda stagione venne messa duramente alla prova dal famoso sciopero degli sceneggiatori. Eppure proprio nella scrittura sta uno dei pregi dello show, capace di sviluppare personaggi di qualità, per altro affidati ad attori che ormai siamo abituati a vedere sui grandi e piccoli schermi come Kyle Chandler, Connie Britton, Taylor Kitsch e Michael B. Jordan. Ma i motivi per non perdere questa perla sono vari, a partire dai dieci che seguono…



DEFINITIVAMENTE FOOTBALL
Di rado, anche al cinema (con buona pace dello splendido Ogni maledetta domenica e di Il sapore della vittoria), abbiamo visto una rappresentazione del Football americano tanto coerente e fedele, allo spirito che infiamma gli appassionati tanto quanto alla durezza e incertezza delle azioni di gioco. È la vera anima dello sport nazionale statunitense - o almeno uno di essi - che emerge dalle storie dei giocatori di Coach Taylor.

I RAGAZZI
I Phanters prima e i Lions poi, sempre di Dillon (la cittadina in cui è ambientata la serie, invece della originale Odessa). Più che elementi di spogliatoi da gestire e fuoriclasse da mettere in campo, i vari quarterback, fullback, ricevitori o running back sono dei ragazzi da formare. Cui insegnare a essere uomini, la vita, in generale. Jason, Hastings e Brian, ma soprattutto il Matt Saracen di Zach Gilford e il Tim Riggins di Taylor Kitsch - veri cardini della serie al pari dei due protagonisti adulti - fino al Vince Howard di Michael B. Jordan offrono al pubblico una varietà di tipi e di esperienze che riescono a comporre un quadro raro della provincia e degli Stati Uniti di oggi.

LE RAGAZZE
Anche il cast femminile ha le sue primedonne, è il caso di dirlo. Ovviamente splendide, come belli e fascinosi sono le loro controparti maschili, e come loro MAI perfette… Dalla figlia del Coach, Julie Taylor (Aimee Teegarden), alla ragazzaccia inquieta Tyra Collette (Adrianne Palicki) o la Lyla Garrity di Minka Kelly e le altre, sono spesso loro a tenere unito il gruppo, anche con tensioni e drammi, ognuna con il proprio carattere e le proprie debolezze. Ragazze di campagna, in cerca di integrazione o di altri orizzonti. Ma sempre donne forti. Protagoniste in molti casi, a conferma che una grande serie di football possa non avere bisogno del football per essere grande.



ERIC & TAMI
Il matrimonio tra Eric e Tami Taylor - e gli ottimi Kyle Chandler e Connie Britton (non a caso anche nominati come migliori attori agli Emmy del 2010) - ci offre forse una delle migliori coppie sposate della televisione, almeno quella moderna. Innamorati, lavoratori, educatori dai saldi principi morali e dalla grande coerenza, i due attraversano diverse fasi, sempre insieme e senza ammiccamenti alla abituale voglia di scandali di tanti telespettatori. Sono il vero fulcro della serie e, modelli o no, riescono ad avere molto da insegnare, a tutti.

NONNA LORRAINE
Tra i primi ad emergere, come personaggio, Matt Saracen è il classico ragazzo più maturo della sua età, introverso e condizionato da una situazione familiare difficile. In primis, per l'assenza del padre, di stanza in Iraq (ma assente anche durante le licenze a casa), ma soprattutto per la responsabilità della nonna Lorraine (Louanne Stephens). Il cliché si interrompe qui, però, per l'evolversi del rapporto tra i due e con l'esterno. E soprattutto con la scoperta della forza emotiva e affettiva dell'anziana affetta da demenza, eppure in grado in molte occasioni di risultare un supporto fondamentale. Non a caso la rete la omaggia con profili twitter e tumblr!

TIM RIGGINS
Sì, abbiamo già parlato dei 'Boys', e per molti Taylor Kitsch resterà per sempre il ridicolo (e sottovalutato) John Carter, ma c'è una intera generazione di giovani donne che al vederlo apparire sullo schermo ancora torna sognante alle sue apparizioni in pantaloni aderenti e armatura sul campo dei Panthers. Il bastardo dal cuore buono, il bel tenebroso con un codice morale, eppure scorretto, fuori controllo e di cattivo esempio. Sarà per questo che è stato il primo a farsi luce nel novero suddetto?



TEENAGE SEX
Prima di tutto, non vi preoccupate, molti degli oggetti dei vostri desideri erano già maggiorenni quando interpretavano questi anomali liceali. Per il resto tra 'casa-e-chiesa' e 'navi-scuola', in Friday Night Lights c'è di tutto, anche da questo punto di vista. Sicuramente uno sguardo cui non vorrete rinunciare sulla vita sessuale segreta dei teenager texani, errori e conseguenze inclusi.

TEXAS FOREVER
Ma il Texas è ovunque. Impossibile non notarlo. E sarebbe stato un peccato, altrimenti. Dagli accenti alla fede cattolica, dalla visione politica a quella morale, da Alamo al Football, tra ossessione, eccesso e orgoglio!

LA MUSICA
Ci si affeziona subito alla sigla della serie, con il suo crescendo - anche emozionale (grazie alle immagini della sigla) - e la conclusione sospesa della chitarra che si può apprezzare nel suo complesso ascoltando la 'Your hand in Mine' degli Explosions in the Sky, qui eseguita da W.G. Snuffy Walden. Ma l'intera produzione ha musiche - e un montaggio sonoro - interessanti. Senza dimenticare i mitici Crucifictorious! La 'christian garage metal band' di Landry Clark, interpretato da Jesse Plemons (Breaking Bad), apparsa anche in Parenthood.

CUORE E CORAGGIO
"Chi ha cuore e coraggio non perde!" è il motto di Coach Taylor e dei Panther, ed è la frase simbolo di tutte e cinque le stagioni della serie. Ancora più bella e toccante in originale, "Clear eyes, full hearts, can't lose", come la vediamo campeggiare più volte negli spogliatoi. Un vero e proprio mantra, una fonte di ispirazione e speranza, alla base del legame che tiene unito il gruppo - e noi a loro - e insieme un 'motivational' come pochi se ne sono inventati. E non solo per la televisione.