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Sanremo 2014: il resoconto della seconda serata

Dagli ultimi sette Big in gara alle esibizioni di Claudio Baglioni e Rufus Wainwright

Sanremo 2014 - Fabio Fazio, Claudio Baglioni

20.02.2014 - Autore: Marco Triolo
Procede senza intoppi – ma anche senza riuscire a tagliare una certa noia di fondo, che col passare dei minuti spinge molto pubblico ad abbandonare le poltronissime – la seconda serata del Festival di Sanremo 2014. Sul menù, le quattordici canzoni degli ultimi sette Campioni in gara e le quattro dei primi, altrettanti giovani.

Esibirsi sul palco dell'Ariston è toccato stavolta a: Francesco Renga (A un isolato da te, Vivendo adesso; passa la seconda, scritta da Elisa); Giuliano Palma (Così lontano, Un bacio crudele; tocca alla prima); Noemi (Un uomo è un albero e Bagnati dal sole, quest'ultima la prescelta); Renzo Rubino (Ora, Per sempre e poi basta; in finale la prima); Ron (Un abbraccio unico; Singin' in the Rain, che passa in finale); Riccardo Sinigallia (Prima di andare via, Una rigenerazione; promossa la prima); e infine Francesco Sarcina (Nel tuo sorriso, In questa città; la prima in finale).

Le quattro nuove proposte sono Diodato, con Babilonia; Filippo Graziani, con Le cose belle; Bianca, con Saprai; e Zibba, con Senza di te. A passare in finale sono Diodato e Zibba.

La serata non si è fatta risparmiare i soliti ospiti più o meno illustri, da una comparsata delle Gemelle Kessler, a Claudio Santamaria, che appare per pubblicizzare la prossima miniserie Rai Non è mai troppo tardi, biopic di Alberto Manzi, a Franca Valeri, autrice di un monologo che ha commosso un po' tutta la platea, compresa la presentatrice Luciana Littizzetto. Sul versante musicale, Claudio Baglioni è tornato a calcare il palco dell'Ariston dopo 29 anni (l'ultima volta fu nel 1985, anno in cui Piccolo grande amore fu votata “canzone del secolo”). Il cantautore romano ripropone ovviamente il suo brano più famoso, oltre a un medley dei successi e al suo ultimo singolo Con voi.

Molto meglio il grande Rufus Wainwright, che esegue due brani: Cigarettes and Chocolate Milk e Across the Universe, quest'ultimo famoso brano dei Beatles. Le accuse di blasfemia sollevate dai Papaboys nei confronti del cantautore canadese – “colpevole” di essere gay e aver firmato un brano dal titolo Gay Messiah, che però non ha eseguito a Sanremo – si smorzano di fronte al suo talento.

Tutti a casa a un quarto all'una, come per la prima serata. Resta il dubbio sulla scelta di infilare così tanti ospiti quando anche i cantanti eseguono due brani a testa. Vedremo se le cose saranno più snelle, ora che la prima parte della pratica Big è stata chiusa.

In quanto allo share, la prima serata è stata seguita da 10 milioni 938 mila spettatori, con uno share del 45,93%. Rispetto all'edizione 2013 c'è stato un deciso calo: la prima serata dello scorso Festival era stata seguita da una media di 12 milioni 969 mila spettatori. In calo anche la seconda serata, che ha ottenuto 7 milioni 711 mila spettatori di media, con uno share del 33,95%.

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