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Roma ricorda Mastroianni

Nella cornice del prestigioso cinema Embassy, gli ospiti illustri tra cui Barbara, la figlia del grande Marcello e volti più o meno noti hanno assistito alla proiezione del documentario "Caro Marcello"

roma film festival 2004

12.04.2007 - Autore: Vanessa Bozzi
Si è aperta ieri con una serata di gala la nona edizione del RomaFilmFestival, con un commosso e riuscito omaggio a Marcello Mastroianni curato da Adriano Pintaldi e promosso anche da Cinecittà Cinema. La serata inaugurale ha visto un tripudio di attori, produttori e registi che hanno fatto grande il cinema italiano. Nella cornice del prestigioso cinema Embassy, gli ospiti illustri tra cui Barbara, la figlia del grande Marcello e volti più o meno noti (Nikita Milkalkov, Ursula Andress, Claudia Cardinale, Giancarlo Giannini, Elsa Martinelli, Stefania Sandrelli, Zeudy Araya, Mario Monicelli, Lina Wertmuller, Ettore Scola, Marisa Merlini, Barbara Bouchet, Marco Belloccio, Sandra Milo) hanno assistito alla proiezione del documentario “Caro Marcello” realizzato da Adriano Pintaldi con immagini dai suoi film più famosi, e interviste ad attori e registi che con Mastroianni hanno lavorato in tanti decenni di carriera. C’è stato Sergio Rubini che si è detto stupito dalla “normalità disarmante di Marcello”, Ettore Scola che lo ricorda come “un attore bello che non aveva paura di imbruttirsi, tanto che la madre una volta mi disse perché facevo suo figlio così brutto.”.E poi Nicoletta Ercole che si è soffermata sulla passione di Mastroianni per le scarpe o Francesca Archibugi, che ha ricordato le spaghettate organizzate da Marcello nei camerini.   Al termine della proiezione e dei ringraziamenti di rito, la festa si spostata nello splendido scenario di Villa “Il Cedro”, curata dalla Presidenza della Provincia di Treviso e dal Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana, rappresentati dal Ristorante Miron di Nervesa della Battaglia che, attraverso il linguaggio creativo della cucina, hanno voluto rendere omaggio al grande attore che aveva tanto amato la terra e la cultura trevigiana. E così, senza dimenticare le espressioni più tipiche del territorio, dallo Storione del Sile al Radicchio Rosso di Treviso IGP, dal Prosecco di Conegliano Valdobbiadene DOC alla Casatella Trevigiana ecco apparire una splendida “Pasta e Fagioli”, pianto tanto amato da Mastroianni “Se lo faceva cucinare anche a Parigi dalla Deneuve” ha ricordato Tonino Guerra.   Per ripercorrere il legame che ha unito la cucina trevigiana con il cinema e con Marcello Mastroianni dobbiamo tornare al 1973 a “La Grande Bouffe” di Marco Ferreri dove, Marcello e gli altri surreali buongustai, recitano la farsa di una vita stanca ed opulenta fino alla tragedia finale, ricordando l’autore di quell’incredibile menu lungo il quale si sviluppa il film, quel Bepi Maffioli, regista, uomo di spettacolo ma soprattutto indimenticato innovatore della cucina trevigiana.