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Ride ben chi ride ultimo

Negli Stati Uniti la nuova stagione tv vede il ritorno delle serie televisive comiche: boom di ascolti e gradimento alle stelle.

Serie tv: vinca la commedia

20.10.2010 - Autore: Ludovica Sanfelice
“Glee”, “Due uomini e mezzo”, “Modern Family”, “The Big Bang Theory”. Sono queste le serie che dominano le classifiche di ascolti della nuova stagione televisiva americana. E’ quindi la commedia, considerata da sempre un genere gregario, a farsi l’ultima proverbiale risata di fronte all’emorragia  di spettatori che ha colpito baluardi della programmazione come “NCIS”, “CSI”, e “Dr. House”. In mezzo resistono le “Desperate Housewives”. Tra le novità svettano invece le divertenti “Bip my dad says”, in cui l’ex capitano Kirk interpreta il ruolo di un padre scorretto e sboccato; “Mike e Molly”, che racconta di una coppia sovrappeso un po’ alla “Pappa e Ciccia”;  “Rising Hope”, storia di un ragazzo padre vedovo che viene aiutato da tutta la comunità ad allevare la figlia; e “Outsource” che vede protagonista un manager catapultato in India per gestire un call center.

Le uniche scommesse interessanti per gli spettatori sono arrivate insomma dal fronte dell’intrattenimento brillante. Drammi familiari, cinici antieroi, polizieschi e science fiction sono perciò rimasti al palo segnando l’inizio di un nuovo avvento di quella risata che ci seppellirà.

La crisi mondiale secondo gli analisti è la risposta alla crescita esponenziale un’audience in cerca di evasione. Di certo c’è che la recessione economica ha spinto i network a battere in ritirata nella produzione di nuovi titoli replicando modelli sicuri ma sempre più esausti. Questo ha finito per fiaccare la corazzata di medical e polizieschi, considerati sbadatamente porti franchi dell’ascolto. Stessa sorte è toccata alle cospirazioni e agli intrecci serrati di suspance e mistero che non sono riusciti a spingersi oltre il mortificante raffronto con il compiantissimo “Lost” che chiede solo di riposare in pace.

Questo bagno di sangue ha permesso alla risata di azzardare la rivalsa. Bisogna però aggiungere che osservando i nuovi show, si arriva a credere che gli anni passati in seconda linea siano stati capitalizzati dalla commedia in un percorso di autocoscienza che ha portato alla raffinazione del linguaggio in strutture complesse e mature che piegano ad esempio l’unità spaziale tipica del genere a proprio vantaggio sfruttando meglio il fuori campo, caratterizzano ogni personaggio, inseguono citazioni sul versante visivo (“Glee”) e narrativo (“The Big Bang Theory”), e sperimentano nuove tecniche narrative  (“Modern Family” che adotta il mockumentary, e “30 Rock” che la settimana scorsa si è prodotto in una puntata speciale in diretta).

Oltre alla consacrazione del pubblico è arrivata così anche l’agognata benedizione della critica che non ha potuto sottrarsi all’euforia provocata dalle risate contagiose.