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Mauro vince il GF 10

L'edizione numero dieci del Grande Fratello premia Mauro Marin, il grande favorito della vigilia.

GF 10: vince Mauro Marin

09.03.2010 - Autore: Francesco Benincasa
Dopo 134 giorni di occhi puntati, quelli delle telecamere e quelli dei tanti telespettatori, la fine della decima edizione del Grande Fratello arriva, per i quattro concorrenti ancora in gara per la vittoria finale, come la liberazione da un incantesimo. Ad aggiudicarsi la vittoria è il favoritissimo della vigilia, quel Mauro Marin che, spinto fin dall’inizio dai favori del pubblico a casa, dai circa 500 gruppi di supporto creati via via per lui su Facebook e dall’acclamazione della Gialappa’s Band - la quale vede subito in lui un concorrente un po’ diverso dalla norma, capace di scombinare con facilità (e un certo gusto) gli equilibri della casa – da oggi si trova ad essere catapultato su tutte le prime pagine, ultimo sopravvissuto di uno stillicidio di eliminazioni e di emozioni - talvolta reali, spesso costruite ad arte – che aveva coinvolto ben 27 concorrenti in tutto, il numero più alto di ogni edizione del reality show di Canale 5.

Provocatore, talvolta sorprendente, odiato da praticamente tutti i componenti della casa ma protetto ogni volta dal pubblico che vedeva in lui il possibile vincitore finale, Mauro si mette la corona del vincitore battendo nella finale a due Giorgio Ronchini, uno che era partito senza mettersi troppo in luce, ma che poi pian piano aveva, anche grazie alle attenzioni di Maicol e alla storia che li vedeva in qualche modo legati, conquistato credito e più luce in volto dai riflettori. Dietro di loro, si accomodano Cristina Pignataro, terza classificata dopo un inizio disastroso, che l’aveva vista “abbonata” alle nomination e puntualmente salvata dal televoto, e Alberto Baiocco, il ragazzo tutto acqua santa e sapone, che forse un pensierino alla vittoria finale l’aveva anche fatto.

Si chiude così un’edizione del Grande Fratello monumentale dal punto di vista dell’impegno – praticamente cinque mesi di telecamere accese e di lavoro non stop per tutti coloro che fanno sì che un avvenimento come questo possa essere celebrato – anche se certamente non indimenticabile dal punto di vista del materiale umano che ha fatto  bella mostra di sé nel corso del programma. Litigi, risse sfiorate, addirittura accuse di molestie sessuali, bestemmie, tante grida e pochi dialoghi non hanno mostrato certamente personaggi troppo rappresentativi della realtà che ci circonda, quanto piuttosto uno spaccato di una vera e propria “generazione da reality”, che ha ben compreso i meccanismi televisivi e sa recitare la sua parte, come se quelle telecamere ad ogni angolo ci fossero sempre state.

Resta certamente l’affezione del pubblico, che anche questa volta ha dimostrato di non poter fare a meno del Grande Fratello, tanto che nella serata conclusiva, che ha visto anche la presenza di uno spigliatissimo e divertente Paolo Bonolis, gli indici di ascolto sono andati alle stelle, con picchi del 60% di share e punte di spettatori a superare i 9 milioni, come se si fosse davanti alla Nazionale di calcio. E se non sarà stata l’edizione con gli ascolti più alti in assoluto, è certamente stata una decima edizione apprezzatissima da Canale 5, tanto da aver portato il direttore Massimo Donelli a dichiarare: “Volevamo una grande vendemmia televisiva e l’abbiamo avuta: infatti, questa decima edizione di ‘Grande Fratello’ passerà alla piccola storia della tv come un formidabile successo, una sfida impossibile che e’ stata vinta grazie alla professionalità di oltre 300 persone impegnate ogni giorno a costruire il programma. Venti puntate, 24 ore di diretta dal 26 ottobre 2009 all’8 marzo 2010, la striscia quotidiana, i contributi al day time di rete. E il record storico sul web: oltre 250 milioni di pagine viste solo sul sito ufficiale del ‘GF’. Tutto ciò ha generato ascolti formidabili regalando a Canale 5 la leadership assoluta per cinque mesi il lunedì sera. Tra breve ci metteremo al lavoro per la prossima edizione: il ‘GF’ e’ un pilastro del nostro palinsesto e lo faremo ancora più bello”.

La prossima edizione, appunto. Per la quale restano il dubbio sulla conduttrice, in particolare dopo aver visto una Alessia Marcuzzi spesso relegata più al ruolo di annunciatrice che non di vera e propria padrona di casa, e quello sulla prossima infornata di “fenomeni da reality”, che per evitare l’effetto déjà vu dovranno obbligatoriamente presentare caratteri differenti, che sappiano spiccare e non solo appiattirsi su posizioni stereotipate e strategie già decise in partenza. Altrimenti, come suggeriva nella puntata conclusiva  proprio Paolo Bonolis, tanto vale che i concorrenti della stagione precedente si fermino nella casa per tutto il tempo che trascorre da un’edizione all’altra, per poi ritrovarsi, magari semplicemente con un nuovo look, ad essere concorrenti nell’anno seguente. Nessuno con ogni probabilità si accorgerebbe dell’inghippo. 

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