La TV strizza l’occhio al 3D.
Sull’onda dei recenti successi cinematografici in 3D, con il
campionissimo “Avatar” di James Cameron a tirare la volata ai tanti titoli
usciti negli ultimi mesi, anche la televisione inizia a fare un pensierino
all’utilizzo di questa nuova tecnologia, tanto che 9 pub inglesi si sono già
organizzati per la trasmissione della prima partita di calcio in tre
dimensioni, con risultati a quel che sembra inimmaginabili.
I tifosi di Arsenal e Manchester United (nell'immagine) hanno reagito
manifestando il loro estremo gradimento all’operazione - messa in atto da SKY
UK - affermando di aver avuto la netta sensazione di trovarsi a qualche metro
dal pallone, e senza nemmeno aver troppo esagerato con le consumazioni.
L’esperimento sarà replicato nel corso del Trofeo Sei
Nazioni di rugby, con 40 cinema collegati in 3D per il match del 6 febbraio tra
Inghilterra e Galles, anche se l’appuntamento internazionale che farà davvero
da apripista all’ingresso di questa nuova tecnologia sul piccolo schermo –
anche per quel che riguarda l’Italia - è da considerarsi quello dei prossimi
Mondiali di calcio.
"Il mondo dei satelliti e dei decoder è pronto al 3D,
il cinema sta cominciando adesso e per la TV i tempi potrebbero essere un po'
più lunghi, ma il banco di prova saranno i Mondiali di calcio", aveva
dichiarato il presidente della Eutelsat, Giuliano Berretta, alla vigilia
dell'apertura della più grande rassegna europea sui satelliti: il Sat Expo.
"Oggi - aggiungeva - ci troviamo in una situazione nella quale il
passaggio al 3D coinvolge parallelamente cinema e tv”.
Non si placano intanto le polemiche legate al supporto che
permette la visione tridimensionale: gli occhialini passivi. E’ stato infatti
il Codacons a segnalare ai Nas la possibile non conformità degli occhiali
speciali per la visione di queste pellicole. A parte la polemica legata alla
mancanza del marchio CE sugli occhialini attualmente distribuiti nelle sale
cinematografiche, a parere del Codacons "in moltissimi cinema gli occhiali
vengono riciclati e passano da uno spettatore
all'altro, con rischio elevatissimo legato alla possibilità che attraverso le
lacrime cadute sui vetri si trasmettano anche gravi infezioni".
Una precauzione, quella della sterilizzazione dopo l’uso, che veniva ricordata
anche nell’intervento di Berretta.
Anche in Gran Bretagna alcuni esperti del settore hanno
sollevato dubbi riguardo agli occhiali per la visione in 3D, sostenendo come
questi "possano provocare in molte persone, specie bambini, effetti
collaterali quali affaticamento degli occhi, mal di testa, vertigini, e una sorta
di mal di mare".
Rimane la grande attesa degli spettatori per gustarsi le
imprese della squadra del cuore in tre dimensioni, nell’attesa che, col passare
del tempo, inizino a scendere anche i prezzi dei televisori con schermo
polarizzato, per mettere in soffitta anche gli occhialini.
E c’è già chi, sulla scia del nostro Tinto Brass - che pare avere in progetto
un esperimento cinematografico in tre dimensioni “alla sua maniera” - si
immagina nel prossimo futuro canali a luci rosse in 3D, per dare soddisfazione -
come tanti Ugo Fantozzi 2.0 - alle proprie pulsioni più inconfessabili.


NOTIZIE
In arrivo la TV 3D
Con i Mondiali di calcio anche l'Italia farà le sue prime esperienze di TV a tre dimensioni. Intanto in Inghilterra hanno già apprezzato i primi esperimenti...

05.02.2010 - Autore: Francesco Benincasa