Il 9 novembre di 80 anni fa nasceva Marco Bellocchio, uno dei registi più importanti del cinema italiano. Un vero Maestro che, non pago di una carriera ricca di grandi riconoscimenti e capolavori, continua a regalare emozioni al pubblico… e che potrebbe ricevere un incredibile quanto tardivo regalo di compleanno dalla Academy statunitense, a breve chiamata a decidere della possibile nomination per l'Oscar al Miglior Film Straniero a Il traditore.
Il 13 gennaio ne sapremo di più, ma nell'attesa del verdetto sul film con Pierfrancesco Favino presentato all'ultimo Festival di Cannes approfittiamo dell'occasione per celebrare l'importante anniversario. Magari approfittando della possibilità offerta dal catalogo RaiPlay di recuperare gratuitamente uno dei più grandi titoli realizzati da Bellocchio: Il principe di Homburg.
Leggi anche: Il traditore di Marco Bellocchio è il candidato italiano agli Oscar
In un Palmares che può vantare tre David di Donatello, otto Nastri d'Argento, un Orso d'Argento alla Berlinale del 1991, il Leone d'Argento di Venezia del 1967 per La Cina è vicina e il Leone d'Oro alla Carriera del 2011, il film del 1997 conquistò uno dei sette Globi d'Oro vinti dal cineasta di Bobbio nei suoi oltre cinquant'anni di attività.
Leggi anche: Il Leone d'oro alla Carriera di Venezia a Marco Bellocchio
Basato sull'omonimo dramma di Heinrich von Kleist, Il principe di Homburg venne presentato in concorso al 50º Festival di Cannes, nel 1997, e ancora oggi resta uno dei film più ricercati e ricchi esteticamente di quelli diretti da Bellocchio. Che in questa versione (anche Gabriele Lavia si confrontò con l'emblematico testo) scelse proprio Favino per il ruolo di Sparren. Allora l'attore romano era quasi agli esordi, ma sullo schermo si trovò al fianco dei vari Andrea Di Stefano, Barbora Bobulova, Toni Bertorelli, Anita Laurenzi e Fabio Camilli.
Tra i titoli del periodo marcato dalla collaborazione con lo psicanalista Massimo Fagioli, il risultato fu un affresco di rara intensità. Nel quale le musiche di Carlo Crivelli sostengono una storia incentrata sul concetto di obbedienza e sui conflitti che comporta. Un testo classico e moderno insieme, che viene esaltato dall'essenzialità di scenografie e dialoghi e che sicuramente non potrà mancare nella ideale videoteca dei fan del nostro regista.
Di seguito la trama ufficiale: Il Principe Friedrich Von Homburg conduce l'esercito tedesco alla vittoria contro gli svedesi ma, avendo agito di impeto e senza aspettare ordini superiori viene condannato a morte nonostante il trionfo militare. Figura esemplare di eroe ottocentesco, il Principe affronta la propria sorte con rigore e coraggio, chiedendo la grazia al Grande Elettore, per poi rifiutarla in base alle motivazioni e nonostante l'amore per la principessa Natalia, che cerca di intercedere per lui. Tra sonnambulismo e veglia del protagonista, visioni e momenti di razionalità la vicenda si svolge fedele alla tragedia di Heinrich Von Kleist da cui trae spunto.
Il 13 gennaio ne sapremo di più, ma nell'attesa del verdetto sul film con Pierfrancesco Favino presentato all'ultimo Festival di Cannes approfittiamo dell'occasione per celebrare l'importante anniversario. Magari approfittando della possibilità offerta dal catalogo RaiPlay di recuperare gratuitamente uno dei più grandi titoli realizzati da Bellocchio: Il principe di Homburg.
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In un Palmares che può vantare tre David di Donatello, otto Nastri d'Argento, un Orso d'Argento alla Berlinale del 1991, il Leone d'Argento di Venezia del 1967 per La Cina è vicina e il Leone d'Oro alla Carriera del 2011, il film del 1997 conquistò uno dei sette Globi d'Oro vinti dal cineasta di Bobbio nei suoi oltre cinquant'anni di attività.
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Basato sull'omonimo dramma di Heinrich von Kleist, Il principe di Homburg venne presentato in concorso al 50º Festival di Cannes, nel 1997, e ancora oggi resta uno dei film più ricercati e ricchi esteticamente di quelli diretti da Bellocchio. Che in questa versione (anche Gabriele Lavia si confrontò con l'emblematico testo) scelse proprio Favino per il ruolo di Sparren. Allora l'attore romano era quasi agli esordi, ma sullo schermo si trovò al fianco dei vari Andrea Di Stefano, Barbora Bobulova, Toni Bertorelli, Anita Laurenzi e Fabio Camilli.
Tra i titoli del periodo marcato dalla collaborazione con lo psicanalista Massimo Fagioli, il risultato fu un affresco di rara intensità. Nel quale le musiche di Carlo Crivelli sostengono una storia incentrata sul concetto di obbedienza e sui conflitti che comporta. Un testo classico e moderno insieme, che viene esaltato dall'essenzialità di scenografie e dialoghi e che sicuramente non potrà mancare nella ideale videoteca dei fan del nostro regista.
Di seguito la trama ufficiale: Il Principe Friedrich Von Homburg conduce l'esercito tedesco alla vittoria contro gli svedesi ma, avendo agito di impeto e senza aspettare ordini superiori viene condannato a morte nonostante il trionfo militare. Figura esemplare di eroe ottocentesco, il Principe affronta la propria sorte con rigore e coraggio, chiedendo la grazia al Grande Elettore, per poi rifiutarla in base alle motivazioni e nonostante l'amore per la principessa Natalia, che cerca di intercedere per lui. Tra sonnambulismo e veglia del protagonista, visioni e momenti di razionalità la vicenda si svolge fedele alla tragedia di Heinrich Von Kleist da cui trae spunto.
